Le elezioni amministrative di primavera costituiscono la prima occasione che i cittadini avranno per reagire nelle sedi opportune al pessimo spettacolo che i partiti hanno dato di sé.
A mio avviso, infatti, non esiste alcuna forza politica tra quelle che attualmente sostengono il governo che sia in grado di contrastare con credibilità il deterioramento economico, sociale e democratico del nostro Paese ed invertire la rotta che punta decisa verso liberalizzazioni ancora più spinte, diseguaglianze ancora più profonde e libertà ancora più limitate.
Uno dei motivi della mia candidatura è offrire una concreta alternativa, già dalle amministrative, rispetto alle coalizioni di "centro-destra" e "centro-sinistra" per poter così consentire agli elettori di rispondere" ai partiti che, insieme al governo, stanno peggiorando i problemi dei cittadini, fomentando divisioni e adottando regole burocratiche tanto inutili quanto dannose per l'economia.
Ripristinare il rapporto di fiducia tra elettori e rappresentanti è una delle sfide di questa candidatura.
Ci sono poi motivi strettamente cittadini.
Della coalizione di centrodestra che amministra Genova ho trovato intollerabile la disumanità delle multe a chi cerca nei cassonetti della spazzatura qualcosa per sopravvivere, l'indifferenza nei confronti dei tanti dimenticati che dormono per strada, l'inutile bullismo mostrato nello sgombero di un centro sociale che da decenni aggregava giovani, il consentire che l'ultima valle agricola di Genova (Vesima) venga cementificata e trasformata in un quartiere di villette per vips, la compulsiva agevolazione di grandi superfici di vendita che desertificano i quartieri facendo chiudere i piccoli negozi e la propensione a dare in concessione semiperenne beni pubblici come avvenuto con Hennebique.
Una città gloriosa come Genova non può tollerare tutto questo.
Non credo, tuttavia, che la coalizione di centrosinistra sia in grado di fronteggiare efficacemente tali distorsioni, semplicemente perché - al di là di roboanti dichiarazioni di intenti - ha sostanzialmente accettato di far parte del medesimo sistema di interessi che muove il centrodestra.
Chi, infatti, se non PD e M5S, insieme ai "cugini" di centrodestra, hanno consentito che il Governo assegnasse a Bucci poteri e fondi straordinari con cui verranno spostati vicino alle case di Sampierdarena i depositi chimici della Superba srl nel cui cda, peraltro, sedeva fino a ieri proprio il loro candidato sindaco?
Chi, se non PD e M5S, ha acconsentito che il Governo e gli enti locali trattassero con Autostrade per regalare a Benetton e soci miliardi lasciando debiti e ridicoli indennizzi ai genovesi?
Alcuni partner di tale coalizione, prima di adeguarsi, hanno fatto notare che al centrosinistra occorrerebbe un candidato che sia segno di rottura rispetto agli equilibri politici che in passato hanno strozzato Genova e non chi ha amministrato sino a ieri partecipate pubbliche e società private (nonostante l'indubbia professionalità).
È per l'ipocrisia del PD-M5S di lotta e di governo, più che per l'intrinseca attitudine egoista ed elitaria di un centrodestra che provoca sempre più diseguaglianze e desertificazione del ceto medio, che ritengo necessario l'impegno per sollecitare - qui a Genova come in tutto il paese - energie nuove.
A tali energie, presenti oggi in tutto il Paese, occorre organizzazione e struttura che mi auguro di contribuire a costruire con la "atipica" coalizione di partiti, associazioni e cittadini che sta prendendo forma proprio qui nella nostra città.
* Senatore L'Alternativa c'è
IL COMMENTO
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