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di Matteo Angeli

Che la classe politica sia di basso livello non lo scopriamo certo oggi.  Che gli uomini e le donne che fanno parte o tentano di entrare in questo mondo non abbiano, seppure in rarissimi casi, una cultura all’altezza è ormai un dato di fatto.

Dall’altra parte il livello culturale medio dell’opinione pubblica italiana è fra i più bassi all’interno dei paesi avanzati. Esiste un’ignoranza diffusa e non c’è da stupirsi se poi molti ignoranti e presuntuosi ce li ritroviamo poi in un piccolo comune o addirittura in Parlamento.

Magari non sanno chi furono i padri della Costituzione o cosa significhi promulgare una legge ma stai sicuro che hanno sempre un ufficio stampa. Già perché ora chiunque, e dico chiunque, ha qualcuno che lo segue e che a ogni ora del giorno e della notte si permette di inviare improbabili notizie sui Whatsapp dei giornalisti con la speranza che qualcuno le riprenda. Dei veri stalker.

Questi uffici stampa, spesso improvvisati, sono gli stessi che alla vigilia di un’intervista a 15 giorni dalle elezioni chiedono: “Vorremmo sapere di cosa si parlerà, le domande e gli argomenti”. Giuro, succede così. Succede ogni giorno soprattutto in questi giorni di campagna elettorale in vista delle Regionali.

La classe politica è l’espressione della società. E se il degrado ormai pervade e caratterizza ogni ambito della vita di tutti i giorni non meravigliamoci di vedere certi personaggi governare comuni, regioni, enti e chi più ne ha più ne metta.

Eppure c’è da dire che qualche partito o movimento almeno prova a formare politici all’altezza. Cè la Scuola di formazione politica della Lega di Salvini, le varie scuole del Pd che aprono e chiudono alla velocità della luce, la summer school di Matteo Renzi e «Futura» di Italia Viva, la scuola di «cittadinanza digitale» Rousseau Open Academy del Movimento Cinque Stelle. Ci sta provando anche Fratelli d’Italia, Forza Italia fatica mentre qualcosa si muove anche nella Sinistra italiana di Nicola Fratoianni con la scuola del Testaccio.

Certo nulla a che fare con le Frattocchie, la scuola ideata dal Partito comunista italiano per formare i quadri dirigenti del futuro, funzionante dal 1944 fino al 1993. E neppure con la Camiluccia, la scuola di formazione della Democrazia Cristiana ideata da Amintore Fanfani che ebbe una funzione decisiva. Siamo lontani anni luce, ma almeno qualcuno ci prova. Con quali risultati? Per ora pessimi, vogliamo pensare che in futuro qualcosa migliorerà. Ma solo perchè siamo degli inguaribili ottimisti...