GENOVA - Ancora problemi in carcere a Marassi, definito dai sindacati "sovraffollato e in grave difficoltà. Secondo Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Pa Penitenziaria, a Marassi sarebbero presenti 717 detenuti su una capienza di 550, problema penalizzato a sua volta dalla presenza dell'80% di stranieri, "praticamente ingestibili in determinati momenti", si legge sulla note.
In realtà Marassi ha vissuto momenti assai più drammatici, come è noto, quando nell'istituto c'erano sino a 850 detenuti. Anche sulla percentuale di stranieri ci sono tesi diverse: una fonte vicina alla direzione racconta di una percentuale di stranieri che si attesta sul 56%. Non solo: il numero degli stranieri sarebbe in calo rispetto agli altri anni. Abbiamo chiesto spiegazione a Pagani di queste discrepanze sui numeri, aspettiamo una risposta.
"A breve l’istituto non potrà più ricevere nuovi arrestati, tutti i reparti sono saturi a tappo - spiega ancora nel comunicato del portavoce Uil - sono anche aspetti meramente operativi. Tutto questo nell’ipocrita ed offensivo silenzio di quanti sono pronti a stracciarsi le vesti ( per pochi secondi ) nelle passerelle mediatiche e poi concorrono, di fatto, ad aggravare con legislazione sclerotica le condizioni di vita e di lavoro nelle carceri. Parimenti i saloni del Ministero e del DAP non fanno altro , ben distanti dalle frontiere e dalle prime linee, che teorizzare e progettare utopiche soluzioni impraticabili che producono effetti devastanti".
"Non solo, ma si continua ad ammassare detenuti, nonostante la positività di 7 Poliziotti e 18 detenuti. Nonostante questo, i baschi blu continuano a salvare vite e a subire umiliazioni, nell'attesa che l’Amministrazione Penitenziaria si renda conto che Marassi è Sold/Out".
IL COMMENTO
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