GENOVA - L'avvocato Fabio Anselmo, che assiste i genitori di Alice Scagni, la mamma di 34 anni uccisa sotto casa a Genova il primo maggio scorso dal fratello Alberto, non potrà partecipare alla perizia prevista domani nel carcere di Marassi. Lo ha deciso il gip Paola Faggioni che ha respinto l'istanza del legale.
Secondo il gip "nel caso in esame il perito deve procedere al delicatissimo e complesso esame dell'indagato, la cui genuinità può essere compromessa e condizionata, anche involontariamente dalla presenza di un elevato numero di persone".
"Prendiamo atto che il perito considera nociva la nostra sola presenza alle operazioni peritali - ha sottolineato l'avvocato Anselmo - laddove questa potrebbe nuocere e turbare Alberto Scagni, preoccupazione questa a mio parere singolare visto il tenore degli interrogatori dell'indagato registrati durante i precedenti colloqui, che è stato video e fonoregistrato. Abbiamo proposto nuova istanza al gip di prendere parte ai successivi incombenti auspicando che non ci siano ulteriori ostacoli alla nostra più che legittima attività difensiva".
Nei giorni scorsi i genitori avevano presentato un esposto in procura in cui denunciavano i ritardi della polizia e dei servizi sociali per omissione di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro reato. Secondo i familiari sarebbero stati sottovalutati gli allarmi e le richieste di aiuto: se fossero stati ascoltati e se si fosse intervenuti, Alice si sarebbe salvata.
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