GENOVA -La segnalazione al 112 era arrivata da un cronista di Primocanale che quella sera era lì, in via Novella, al Cep di Pra' per un omicidio.
Dopo oltre un mese il figlio violento che picchiava e seviziava la madre novantenne è stato arrestato dalla sezione giudiziaria della polizia locale al termine di un'indagine con intercettazioni con tanto di mini telecamere installate nella casa.
Nel quartiere tutti sapevano che l'uomo maltrattava e picchiava la mamma tanto che la sera del 9 ottobre, la data del delitto in cui Claudio Evangelista uccise a coltellate il padre padrone Francesco, quando ancora le volante della polizia erano ancora sul posto per completare il sopralluogo per l'omicidio, alle grida della novantenne che chiedeva aiuto tutti gli abitanti quasi non ci fecero caso, tutti tranne chi scrive, lì per raccontare dell'omicidio.
Mentre tutti commentavano rassegnati, "è il solito figlio che picchia la mamma", mi recai verso il palazzo da dove arrivavano le grida di aiuto.
Fu a quel punto che mi trovai di fronte all'anziana in vestaglia e ciabatte con il viso pieno di sangue e una ferita all'occhio destro, e la donna come si vedeva da una cicatrice aveva già perso in passato l'uso dell'occhio sinistro.
La donna era sotto choc e spaventata, dietro di lei c'era il figlio sessantenne che uscendo dal palazzo le implorava con fare minaccioso di tornare in casa. Dissi subito a quell'uomo di smetterla e lasciare stare la mamma che aveva bisogno di cure, poi chiesi agli abitanti di prestare i primi soccorsi alla donna per tamponare il sangue con un garza o un panno.
Il figlio rimase sull'uscio del palazzo. Subito dopo chiamai il 112 e nello stesso tempo corsi ad avvisare gli agenti della volante della polizia che erano ancora nella casa del delitto, nel palazzo di fronte.
In pochi minuti sul posto giunse un'ambulanza che si prese cura dell'anziana, mentre il figlio veniva bloccato dai poliziotti e portato con una volante in questura (nella foto). Credevo che sarebbe stato arrestato visto le precedenti violenze raccontate dai vicini di casa. Ma non fu così: come sempre la mamma, passato il momento di paura, non presentò denuncia contro il figlio violento. E come si era già intuito all'arrivo della volante a cui lei disse che era stata ferita per errore, questo mentre il figlio invece raccontava di averla colpita solo di striscio.
Alla novantenne in ospedale furono riscontrate ferite lievi guaribili in pochi giorni e siccome lei non sporse denuncia, il figlio è rimasto libero per altri due mesi. Libero di maltrattarla e seviziarla, come hanno svelato le indagini della polizia municipale.
IL COMMENTO
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