Cronaca

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di Redazione

GENOVA - "Ancora una volta il diritto di cronaca viene violato nelle aule del Tribunale di Genova. L'ultimo episodio riguarda il divieto di riprendere la lettura della sentenza del processo sulla collocazione della Torre Piloti. Una decisione che, stando al testo dell'ordinanza del collegio giudicante, appare illogica e insensata. I giudici hanno infatti riconosciuto "l'interesse pubblico" per la vicenda ma che tale interesse poteva essere garantito con la immediata diffusione della notizia. Un tipo di racconto della cronaca che però non prevede quello tramite immagini ma solo con l'inchiostro". Lo denuncia in una nota il Gruppo cronisti Liguri.

"A luglio dell'anno scorso, in occasione dell'inizio del processo per il crollo del ponte Morandi - spiega - l'Associazione Ligure Giornalisti, l'Ordine dei Giornalisti della Liguria e il Gruppo Cronisti Liguri, avevano lanciato l'allarme per il rischio di una limitazione del diritto di cronaca. Il collegio, infatti, in quella occasione aveva consentito alle telecamere di riprendere solo i primi dieci minuti della prima udienza, negando poi ogni altro accesso agli operatori delle Tv e fotografi. Non solo. Con la scusa delle misure anti contagio per il Covid, un giudice continua a negare l'accesso non solo alle telecamere ma anche ai cronisti in corte d'assise dove si celebrano, a porte aperte e con udienze pubbliche, processi per omicidio: una violazione evidente del diritto di cronaca garantito dall'articolo 21 della costituzione. In uno degli ultimi episodi, ancora, un cronista ha dovuto assistere all'udienza per un omicidio guardando dalla porta aperta mentre era al fianco dei parenti del presunto assassino creando momenti di tensione. Insomma, da mesi stiamo assistendo a una pericolosa deriva liberticida sostenuta dalle scuse più strambe"