Lo scorso 31 ottobre, un'esplosione in una abitazione privata di Molini di Triora, in alta Valle Argentina, costò la vita al ventenne Leonardo Franza, morto pochi giorni dopo a causa delle ustioni riportate. Nell'incidente rimasero feriti altri cinque ragazzi che si apprestavano a festeggiare Halloween, quattro in modo grave. Per questo episodio la procura di Imperia ha indagato il responsabile della manutenzione dell'impianto e i proprietari dell'appartamento, per disastro e omicidio colposo. Un atto dovuto al fine di ricostruire l'accaduto e valutare eventuali responsabilità. Ma non si esclude che le indagini possano estendersi anche ai ragazzi che hanno utilizzato l'impianto, giusto per escluderne un uso maldestro.
Nei giorni scorsi è stata depositata la perizia che l'ingegnere Remo Giulio Vaudano di Torino ha effettuato nell'abitazione. A quanto si apprende, sarebbe stato accertato un difetto dell'impianto - da subito definito "anomalo" -, in particolare delle valvole di sicurezza. Si attende ora l'incontro tra il perito e il sostituto procuratore Maria Paola Marrali, titolare delle indagini. I cinque ragazzi che rimasero feriti, quattro dei quali in modo grave, sono la fidanzata di Franza, Marta Emanuelli, Sabrina Venturini, Tommaso Cosentino e Fabiola Mannella che vennero ricoverati in prognosi riservata al centro grandi ustionati dell'ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena (oggi sono tutti dimessi) e Stefano Cassini, le cui condizioni apparvero subito meno gravi.
IL COMMENTO
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