GENOVA -"Si sono stato a quella riunione, mi sembra nel 2013, in cui furono evidenziati questi problemi, come altri rischi di grossa portata, il momento ufficiale in cui sono stato informato è quello, ma il momento effettiva della mia presa di cognizione è di alcuni anni dopo, nella primavera del 2019...".
A parlare è Giuliano Mari, che dal 2013 al 2019 è stato presidente del comitato grandi rischi di Atlantia e poi dopo il crollo del Morandi anche presidente di Autostrade per l'Italia. Il top manager accetta di parlare dopo essere stato interrogato in tribumale dal pubblico miistero Cotugmo dove lo stesso presidente del collegio giudicante Paolo Lepri di fronte a tanti silenzi lo ha invitato a dire tutta la verità.
Il modo in cui Mari ha ammesso e ribadisce i suoi vuoti di memoria su temi così importanti è sconcertante: "Ogni anno dal 2013 in avanti mi inviano la tabella dei rischi, ma io non ci ho fatto caso, non era il mio ruolo andare ad identificare 298 rischi di Atlantia non era il mio ruolo".
Ma il Morandi, come dicono tutti in Aspi, era l'opera più importante...
"No, non era l'opera più importante, era solo la più peculiare, un ponte strallato, fatto dall'architetto Morandi".
Mari smentisce anche le parole del manager di Atlantia Mion che ha detto di essere rimasto sconcertato nel 2010 quando apprese in una riunione del difetto strutturale del Morandi e che la sicurezza del ponte era autocertificata. "Ero presente alle riunioni, ma non ricordo che se ne parlò".
Il manager smentisce poi quanto emerge dall'indagine della procura: ossia che tutti sapevano del degrado del viadotto. "Chi l'ha detto che er a così degradato? Questo è da dimostrare".
E allora come mai è crollato il Morandi?
"C'è un processo in corso che lo appurerà".
Ma quando è crollato il Morandi cosa ha pensato?
"Ho pensato che era successo una catastrofe, in effetti era proprio così, un evento tragico che ha scoperto la vita di tutti".
Cosa direbbe ai familiari delle vittime del crollo?"Il dolore che provano non si può cancellare ed è lo stesso dolore che proviamo anche noi del gruppo di Atlantia e che grava su tutti".
IL COMMENTO
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