GENOVA - Non è in grado di intendere e di volere Claudio Evangelista, l'uomo di 43 anni che a ottobre scorso ha accoltellato e ucciso il padre Francesco nella sua abitazione di via Novella 95, al Cep, davanti alla madre e della sorella. Per questo è stato assolto dalla Corte d'assise che, come si legge sul Secolo XIX, ha accolto il verdetto dello psichiatra che paragona il 43enne a un bambino di otto anni.
Genova, tragedia al Cep di Pra': psicolabile uccide il padre a coltellate - LEGGI QUI
L'aggressione mortale sarebbe sopraggiunta al culmine di una accesa discussione legata al risentimento dell'uomo nei confronti del padre che lo avrebbe vessato per anni. Sul posto erano intervenute le volanti della polizia per i primi rilievi e poi la squadra mobile sezione omicidi per gli accertamenti.
La morte sarebbe stata determinata da una sola coltellata al cuore. Il patricida sempre seguito dal servizi di salute mentale, accusato di omicidio aggravato dal vincolo di parentela, interrogato in carcere aveva svelato al Gip il movente del suo gesto: "Papà era una padre padrone, obbligava a me e alle mie sorelle di fare quello che voleva, noi ubbidivamo sempre, quella sera però ho reagito, ho preso il coltello e l'ho colpito tante volte sino a quando non l'ho visto immobile".
IL COMMENTO
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