IMPERIA - Salvatore Aldobrandi, il 73enne accusato di omicidio e occultamento di cadavere della giovane irachena Sargonia Dankha nel 1995, è entrato in Tribunale a Imperia alle 9,30 per l'interrogatorio di garanzia. Davanti al gip Massimiliano Botti Aldobrandi, accompagnato dal suo avvocato Andrea Rovere, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L'uomo è apparso provato, confuso e sofferente. L'interrogatorio è durato una ventina di minuti poi Aldobrandi è rientrato in carcere a Sanremo accompagnato dalla polizia penitenziaria.
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L'uomo, dal pomeriggio di sabato è rinchiuso nel carcere di Sanremo e difeso dall'avvocato Andrea Rovere, è sceso dal cellulare scortato dagli agenti della penitenziaria. L'interrogatorio che inizialmente si pensava avvenisse in carcere date le condizioni di salute di Aldobrandi, potrebbe durare diverso tempo.
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Dal 1996 Aldobrandi vive a Sanremo sotto falso nome dopo essersi trasferito dalla Svezia, dove era stato incarcerato per un anno per l'omicidio di Sargonia, 21enne irachena naturalizzata svedese con cui aveva una relazione.
IL COMMENTO
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