Cronaca

Salvatore Aldobrandi, il 73enne accusato di omicidio e occultamento di cadavere della giovane irachena Sargonia Dankha nel 1995 è apparso provato, confuso e sofferente
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di Alessandra Boero

IMPERIA - Salvatore Aldobrandi, il 73enne accusato di omicidio e occultamento di cadavere della giovane irachena Sargonia Dankha nel 1995, è entrato in Tribunale a Imperia alle 9,30 per l'interrogatorio di garanzia. Davanti al gip Massimiliano Botti Aldobrandi, accompagnato dal suo avvocato Andrea Rovere, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L'uomo è apparso provato, confuso e sofferente. L'interrogatorio è durato una ventina di minuti poi Aldobrandi è rientrato in carcere a Sanremo accompagnato dalla polizia penitenziaria.

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L'uomo, dal pomeriggio di sabato è rinchiuso nel carcere di Sanremo e difeso dall'avvocato Andrea Rovere, è sceso dal cellulare scortato dagli agenti della penitenziaria. L'interrogatorio che inizialmente si pensava avvenisse in carcere date le condizioni di salute di Aldobrandi, potrebbe durare diverso tempo.

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Dal 1996 Aldobrandi vive a Sanremo sotto falso nome dopo essersi trasferito dalla Svezia, dove era stato incarcerato per un anno per l'omicidio di Sargonia, 21enne irachena naturalizzata svedese con cui aveva una relazione.