SAVONA -Un'indagine della polizia stradale di Savona ha permesso di scoprire un'associazione capace di suggerire le risposte giuste dei test per l'esame orale della patente di guida presso la Motorizzazione Civile di Savona con sistemi fraudolenti. In cambio di due o tremila euro gli aspiranti patentati venivano istruiti a come ricevere le indicazioni grazie a auricolari collegati a radioline trasmittenti o cellulari, riceventi che venivano nascosti in speciali reggiseni nascosti sotto gli abiti. Tutto ruotava intorno a due agenzie di scuola guida di Loano e Ceriale. In tutto sono otto gli indagati, tre dei quali sono stati arrestati. Nei guai andranno anche i beneficiari della truffa, tutti di nazionalità italiana, il cui numero non è ancora chiaro.
Le indagini, iniziate con attività classiche (pedinamento ed appostamento) e culminate con una complessa attività di intercettazione permettevano di individuare un’organizzazione criminosa con ruoli e compiti distinti tra loro (organizzatore, suggeritore, esperto informatico, collaboratori, procacciatori di clienti e promotori) con lo scopo di permettere a soggetti, spesso di madre lingua straniera ma non solo, di superare in maniera fraudolenta l’esame teorico per il conseguimento della patente, per conto terzi e dietro lauti compensi mediante il suggerimento dall’esterno, hanno portato alla richiesta di misure cautelari in carcere e di perquisizioni.
Al termine delle indagini l’Autorità Giudiziaria di Savona ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e diversi decreti di perquisizione a carico di tutti i soggetti indagati residenti o domiciliati a Ceriale (SV), Loano (SV), Borghetto Santo Spirito (SV) e Saliceto (CN).
L’esecuzione dei provvedimenti avvenuti in data 27 giugno hanno richiesto l’intervento di personale della Polizia Stradale di Genova, Imperia, e di personale delle sottosezioni di Mondovì (CN), Albenga (SV) e Carcare (SV) e Sampierdarena (GE).
E’ stata sottoposta a perquisizione una storica autoscuola, utilizzata dall’associazione per i loro scopi criminosi, appurando che il tutto avveniva all’insaputa della titolare.
I candidati si presentavano come privatisti agli esami ma per beneficiare dell'associazione era indispensabile che svolgessero alcune pratiche presso l’autoscuola, quali ad esempio le previste visite mediche o che la presentazione dei bollettini di pagamento: servizi che facevano parte del “pacchetto” patente offerto ai clienti.
L’operazione è l’ennesima prova dell’attenzione posta polizia stradale per arginare il fenomeno delle “patenti facili”, che ha interessato in particolare la Motorizzazione Civile di Savona, commesso mediante il suggerimento dall’esterno e con l’utilizzo di dispositivi elettronici occultati; a tal proposito si ricorda l’operazione svolta il 14 giugno che ha interessato più provincie (Genova, La Spezia, Brescia, Trapani e Parma) e che grazie alle meticolose perquisizioni è stato possibile smantellare un sodalizio criminale composto da sette nigeriani.
Tra le iniziative dell’Autorità Giudiziaria e di questa Polizia Stradale, al fine di arginare il fenomeno rientra anche l’ipotesi di schermare i locali adibiti a esami al fine di bloccare definitivamente la possibilità di interloquire esternamente con i “suggeritori” che è già allo studio della Motorizzazione Civile.
La polizia stradale precisa che il grave impatto che il reato commesso può avere sulla circolazione con evidenti danni provocati dalla condotta criminale della concessione dell’abilitazione alla guida senza i necessari requisiti di legge. La scarsa o totale non conoscenza delle norme di comportamento previste dal vigente Codice della Strada necessarie per una condotta di guida sicura, sono palesemente in contrasto con l’ambizioso progetto europeo di abbattere o azzerare il numero di sinistri stradali.
IL COMMENTO
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