TAGGIA - Nella mattinata di oggi si è svolto un secondo incontro tra il sindaco Mario Conio e Cristina Barabino, protagonista della vicenda avvenuta al termine del concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo ad Arma di Taggia, sabato 29 luglio. Entrata con la macchina, per assistere la suocera, in un’area vietata,si è trovata davanti la reazione di un agente della Polizia Locale in ottemperanza al protocollo antiterrorismo.
All’incontro erano presenti anche il Comandante della Polizia Locale di Taggia, Massimo Crudo, e l’avvocato di Cristina Barabino, Andrea Artioli.
“È stato un incontro positivo che ha messo la parola fine, in maniera intelligente, alla vicenda,” commenta Cristina Barabino.
“Non era mia intenzione fare una guerra, ma chiarezza, su quello che è successo in modo che si sapesse la verità su un avvenimento che mi ha profondamente toccata. Ammetto la mia colpa, l’essere entrata in una zona vietata. È inoltre vero che, stando al protocollo l’agente aveva il diritto di estrarre la pistola. Ma sta anche alla sensibilità delle persone comprendere la situazione, almeno in un secondo momento quando era chiaro non ci fosse alcun pericolo. In quel momento avrebbe dovuto mettere subito via l’arma, o non estrarla affatto. Invece, sono stata attaccata verbalmente e mi sono sentita minacciata. Vorrei anche precisare che l’avvocato Artioli ha fatto un approfondimento sulla questione: da un punto di vista legale sono tranquilla in quanto la manifestazione era finita, il varco non era custodito e stavo andando in soccorso di una persona invalida, mia suocera che cammina con difficoltà.”
“Non andrò avanti con denunce – prosegue –. Il Comandante della Polizia Locale mi ha rassicurata che ci saranno dei provvedimenti di sensibilizzazione nei confronti dell’agente, in modo tale che una situazione di questo tipo non si presenti più. Ed è questa la cosa più importante.”
Il sindaco Mario Conio commenta: “Fin da subito è stata chiara l’incomprensione del momento. Sono felice che si sia giunti a un esito sereno nella considerazione delle reciproche responsabilità. Comprendo sinceramente i sentimenti della dottoressa Barabino, ma allo stesso tempo non posso recriminare l’intervento del nostro agente che, in una situazione di potenziale pericolo, ha agito tempestivamente secondo protocollo nell’interessa dell’incolumità pubblica. Certo, tutto ciò non giustifica la discussione, che è scaturita in un diverbio che parrebbe poco consono a un agente. Fatto che non ho gradito e per il quale mi scuso in qualità di primo cittadino.”
“Confermo che ci sarà un lavoro di costante monitoraggio e sensibilizzazione al fine di poter offrire un servizio sempre migliore, che sappia conciliare determinazione ed efficacia, con la buona educazione, e la reciproca attenzione e rispetto.”
Cristina Barabino conclude con un’ultima precisazione: “A quelli che hanno insinuato che cercassi solo visibilità per un mio ritorno in politica qui a Taggia, dico di dormire sonni sereni. Non auguro a nessuno quello che ho vissuto in quegli attimi. Un grazie alle persone, non solo di Taggia, che in questi giorni mi hanno fatto sentire la loro vicinanza.”
IL COMMENTO
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