Cronaca

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di r.p.

LA SPEZIA - Oltre 200 prodotti contraffatti in vendita in due negozi di grandi dimensioni alla Spezia, finiti in una inchiesta della Polizia Locale e dei funzionari dell'Agenzia delle Dogane. Denunciata la titolare, di origine cinese ma da tempo domiciliata in città, per i reati di vendita di merce con marchi e segni distintivi contraffatti e alterati, nonché ricettazione ed importazione di merce contraffatta. I due punti vendita, situati di fronte all'ospedale Sant'Andrea, sono stati visitati dagli ufficiali della Polizia Giudiziaria che hanno ispezionato a fondo i locali. Sugli scaffali, mentre gli esercizi erano in piena attività, merce di vario genere quali calzature, borse, pantaloni, magliette, abbigliamento intimo, cinture e cover per smartphone. Molti di questi in vendita, secondo gli agenti, falsi di note firme della moda esposti in violazione dei diritti di proprietà intellettuale di marchi registrati.

 

Sequestrati capi di abbigliamento ed accessori di vario genere, per un valore ritenuto "rilevante". La titolare rischia inoltre sanzioni fino a 3mila euro a causa della mancanza degli avvisi alla clientela in merito ai protocolli Covid. L'operazione è frutto di un protocollo di collaborazione stretto tra l'amministrazione comunale e l'ufficio locale dell'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli per la repressione dell'abusivismo commerciale e la verifica del rispetto delle normative in materia di sicurezza dei prodotti e di tutela dei diritti di proprietà intellettuali. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla provenienza della merce sequestrata.