GENOVA - Una carcassa di cinghiale tra i palazzi di Quarto Alta. La convivenza tra abitanti di Genova e ungulati si sta facendo sempre più complicata: non solo continui avvistamenti, aggressioni nei mesi scorsi e incidenti sfiorati, un cittadino oggi è arrivato a segnalare tra paura e stupore il ritrovamento di un cinghiale morto da qualche giorno. Subito la denuncia ad Asl e polizia locale, via pec e al telefono.
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A rilanciare il caso è stata la consigliera del municipio Levante Serena Finocchio, che ha commentato così questa situazione: "Questo problema non sarà ahimè un caso isolato, è sotto gli occhi di tutti l’invasione di cinghiali sempre più frequente, e a questo punto la situazione è davvero allarmante, anche e soprattutto di fronte alla peste peste suina, ricordiamoci bene, sempre ancora presente nei nostri territori".
"I cinghiali sono animali selvatici e come tutti gli animali selvatici necessitano di un controllo sia dal punto di vista dell’accrescimento del numero di unità sia ovviamente dal punto di vista sanitario"
Un tema molto sentito in città ma che crea anche fratture tra gli stessi cittadini, visto che gli animalisti propendono per una campagna di sterilizzazione e non per abbattere i cinghiali che di fatto oramai vivono in città, attirati da rifiuti, a caccia di cibo. Le scorribande in corso Europa, i "furti" in spiaggia a Vernazzola, gli avvisi in tutta la città che ricordano di non dare da mangiare agli animali. Anche per questo è allo studio la pillola anticoncezionale, ma il commissario straordinario per la peste suina, Vincenzo Caputo, ha detto a più riprese che gli ungulati non devono stare in città, per cui il piano è quello di ridurre sensibilmente il numero di capi, specialmente nei territori interessati dall'epidemia che sta ancora colpendo la Liguria.
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