Cronaca

L’area risulta di proprietà di una collaboratrice, dimissionaria, dell’assessore Rosso
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di R.O.

GENOVA - I container di via Negrotto Cambiaso non ospiteranno alcun minore non accompagnato per quello che il sindaco Bucci ha definito “un inciampo” e un “potenziale conflitto di interessi”.

Il terreno dell’ex circolo Arci di via dove sono stati posizionati i container che avrebbero dovuto ospitare 20 minori non accompagnati è infatti di proprietà di Valentina Militerno, la collaboratrice, ora dimissionaria, dell’assessore alle Politiche Sociali Lorenza Rosso. La collocazione aveva già generato numerose proteste da parte di opposizioni e abitanti (LEGGI QUI) e questa notizia ha scosso ulteriormente gli animi.

Militerno di recente era stata assunta nello staff di Lorenza Rosso per occuparsi dei social con un contratto “ex articolo 90”, a chiamata diretta, in seguito ad una delibera della Giunta Comunale. Militerno presiede la Grunelius srl, diretta dal marito e imprenditore edile Carlo De Romedis. La società è proprietaria del terreno di via Cambiaso e ha concluso un accordo con Misecoop che prevede “la possibilità di usare il terreno in cambio di un rimborso dell’Imu, circa 2.800 euro all’anno”, ha spiegato Militerno contattata da Primocanale.

Era un tentativo di mettersi a disposizione di un’emergenza - si difende -. Ho ereditato da mio padre quell’area, lavorando con Lorenza (Rosso ndr) so che c’è una grande emergenza e quando la cooperativa ci ha chiesto l’area ho accettato, mi sembrava di fare una cosa fatta bene”.

Secondo questa ricostruzione sarebbe stata quindi la cooperativa Misecoop a contattare la società per avere accesso al terreno. La stessa Misecoop non aveva ancora ricevuto il via libera dal comune per avviare il progetto nell’area: l’ente ha richiesto documenti integrativi per verificarne la sicurezza, a fronte di un progetto che l’assessore Rosso aveva valutato positivamente. Il sindaco ha comunque dichiarato che i container restano un’opzione per ospitare i minori.

L’opposizione è passata all’attacco. Il Pd ha chiesto le dimissioni di Lorenza Rosso: "Per giorni abbiamo chiesto il perché di una scelta infelice e scellerata - denuncia il capogruppo e segretario provinciale Simone D'Angelo - . Ci siamo sentiti ripetere che era una proposta di privati. Si erano dimenticati di dirci che tra i privati in questione c'è una collaboratrice della Rosso, pagata con denari pubblici".

"Dalle notizie diffuse oggi dalla stampa locale, pare si tratti di un caso di conflitto di interessi: se fosse accertato - scrive il capogruppo M5s Fabio Ceraudo - , l'assessore Rosso dovrebbe rassegnare le dimissioni. È inaccettabile che una sua collaboratrice possa essere parte attiva di un progetto che, comunque, riteniamo sbagliato".

Il sindaco Bucci su questo punto ha dichiarato che “il conflitto d’interessi non c’è e non ci sono problemi legali ma la situazione va interrotta perché la pubblica amministrazione deve essere trasparente”.

I partiti di maggioranza, ad eccezione di Vince Genova con Paolo Gozzi e Genova Domani con Federico Barbieri non sono intervenuti nel dibattito e questo fatto ha dato vita ad un litigio piuttosto vistoso tra il sindaco Bucci e il consigliere della Lega Federico Bertorello.

La seduta è stata sospesa intorno alle 17:40 dopo numerose discussioni, liti, urla e cartelli con la scritta vergogna.