GENOVA -Preso dai "falchi" della polizia il rapinatore seriale di Castelletto con tre piercing sul viso che da due mesi rapinava i liceali degli istituti superiori di Castelletto: l'uomo, Matteo, 32, abitante in zona, ma di fatto senza dimora (viveva in un anfratto in zona via Garibaldi), schiavo della droga, del crack, ha rapinato una dozzina di ragazza che minacciava dicendo di essere armato. Si faceva consegnare la paghetta, venti o trenta euro, a volte anche meno, e spariva.
Le rapine sono avvenute negli ultimi sessanta giorni fra corso Magenta e corso Firenze e altre vie della zona collinare prima dell'ingresso degli studenti a scuola o subito dopo l'uscita: gli investigatori della sezione rapine della squadra mobile diretta dal primo dirigente Gianfranco Minissale lo hanno identificato dieci giorni fa e lo hanno tenuto d'occhio per impedire che commettesse altre rapine sino all'arrivo di un ordine di custodia.
Il fermo è scattato ieri pomeriggio ed è stato effettuato dai "Falchi", poliziotti che si muovono in abiti borghesi sulle moto.
Le indagini non sono finite ma proseguono insieme ai carabinieri della compagnia Centro, coordinati dal sostituto procuratore Federico Panichi, per stabilire se Matteo è l'autore anche del pestaggio della mamma, aggredita e spedita in ospedale con sospette fratture nella sua casa di via Palestro, dietro la stazione Brignole. Matteo aveva più volte minacciato la donna perché non gli dava soldi per la droga. Ma dalle prime indiscrezioni non sarebbe lui l'autore del pestaggio. Si ipotizza che possa essere però in qualche modo coinvolto nell'aggressione.
Schiavo del crack 30nne diventa rapinatore seriale dei liceali: preso dai "Falchi"
L'uomo, identificato dieci giorni fa dai poliziotti in moto grazie ai piercing sul viso, ha commesso almeno 12 colpi. Giallo sul pestaggio della madre che lui aveva minacciato più volte
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di Michele Varì
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