GENOVA - "Grazie agli agenti della Polizia di Stato che sono venuti in soccorso del personale di un esercizio commerciale minacciato nello svolgimento del suo lavoro. Il loro intervento e il ricorso al taser ha permesso di ripristinare l'ordine e assicurare alla giustizia l'aggressore". Sono le dichiarazioni del sottosegretario al ministero dell'Interno, Nicola Molteni, sul recente fatto di cronaca di un'aggressione ai danni del personale di una pizzeria a Genova.
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"Un nuovo caso che testimonia come il taser sia uno strumento di difesa e non di offesa, di sicurezza e non di violenza, uno strumento che permette una efficiente gestione di situazioni critiche garantendo la tutela dell'incolumità delle forze di polizia. Sta dando risultati eccezionali per la sicurezza dei cittadini, dei territori e degli operatori delle forze di polizia - sottolinea Molteni -. È uno strumento di deterrenza per il quale ci siamo battuti e che abbiamo voluto introdurre. Circostanze come queste dimostrano come sia opportuna la nostra intenzione di rafforzarlo e potenziarlo in favore di un benessere e di una sicurezza collettiva sempre più diffusa e garantita".
Genova è stata una delle prime città italiane a far partire la sperimentazione della dotazione alla polizia locale del taser (Leggi qui). Poi estesa a tutte le forze dell'ordine a partire dal marzo del 2022 (Leggi qui).
Alla Spezia la sperimentazione è partita pochi mesi fa e l'addestramento per gli agenti della polizia locale durerà sei mesi (Leggi qui). A Savona le forze dell'ordine sono state dotate del taser a partire dal 2022 (Leggi qui).
Stessa misura anche per altre cittadine della Liguria come Sanremo, Ventimiglia, Albenga, Chiavari, Rapallo e Sarzana. A fine primavera infatti attraverso un emendamento parlamentare presentato dalla Lega la dotazione del taser è stata estesa anche agli agenti della polizia locale dei comuni compresi tra i 20 e 100 mila abitanti (Leggi qui).
Tra le forze dell'ordine che da tempo fanno richiesta di poter essere dotate del tase ci sono gli agenti di polizia penitenziaria. Ogni anno infatti sono numerose le risse e rivolte o comunque situazioni di pericolo che si verificano all'interno delle mura carcerarie.
La pistola elettrica o storditore elettrico, è un dispositivo classificato come arma non letale che fa uso dell'elettricità per impedire il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Il taser spara da una distanza fino a 7 metri due dardi che agiscono da conduttori e consentono di immobilizzare attraverso un'inibizione neuromuscolare chi viene colpito per un periodo di 3-5 secondi. L'obiettivo è quello di evitare lo scontro fisico in situazioni di pericolo. A Genova sono oltre 4 mila le armi a impulso elettrico impiegate dagli equipaggi della polizia di stato, dei carabinieri e della guardia di finanza destinati ai servizi di prevenzione generale e pronto intervento.
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IL COMMENTO
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