GENOVA - "L'apprezzamento dell'Autorità di pubblica sicurezza circa il pericolo di abuso delle armi appare immune da censure, poiché fa riferimento al consumo ripetuto nel tempo, anche se saltuario, di droghe leggere che risulta comprovato dall'utilizzo del grinder, strumento apposito per tritare la marijuana".
Con questa motivazione espressa in un'ordinanza, il Tar della Liguria ha rigettato la domanda di sospensione cautelare presentata da un uomo che in passato aveva lavorato come guardia giurata, nell'ambito di un ricorso contro il decreto del Prefetto di Imperia che gli ha imposto il divieto di detenere armi, munizioni e materie esplodenti.
"L'assunzione di sostanze stupefacenti, anche in minima quantità o del tutto sporadicamente, costituisce un fatto di per sé sufficiente a fondare il giudizio di inaffidabilità della persona all'uso delle armi - spiegano i giudici del Tar - Nel caso in esame il ricorrente è stato colto in possesso di un grinder con tracce di marijuana ed ha dichiarato di fare uso di sostanze stupefacenti, seppure di rado. ll ricorrente non ha dimostrato di avere attualmente necessità dell'arma a fini lavorativi".
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