GENOVA - Un ragazzo argentino che crea la carne vegana, dalla milanese agli spiedini, poi ci sono stand con i formaggi senza latte a base di anacardi fermentati, salsa tonnata a base di ceci, zucca e capperi, il vino etico di Vegano Bastardo, le mandorle sabbiate, e poi Anonymous e gli Hare Krishna di Pontinvrea che fra le tate cose distribuiscono anche cibo ai senza tetto e la domenica sera invitato tutti a cena.
Dopo il successo della prima edizione è stata aperto oggi per il secondo anno la due giorni del Festival Vegano, allestito nei giardini Luzzati, nel cuore di Genova, nato dall'idea di due amiche vegane lavorano nel settore del Turismo, Giulia Cimarosti e Alice Cosso. Il fine è unire non solo on line la comunità vegana.
Le due organizzatrici ribadiscono che i vegani sono in aumento in tutto il mondo grazie alla maggiore consapevolezza di cosa c'è dietro l'industria della carne e allo sfruttamento degli animali, "noi siamo vegani per una questione etica - spiegano Giulia e Alice - poi c'è la salvaguardia della salute e dell'ambiente danneggiato dagli allevamenti intensivi. L'obiettivo del festival è fare capire che essere vegani non è difficile e non significa mangiare solo verdure e solo insalata".
Presente anche Chiara Ingrafica, disegnatrice genovese che presenta i suoi fumetti fantasy etici.
Massimiliano Morengo, l'autore di Vegano Bastardo, racconta: "Bastardo perché il protagonista è mezzo veneto e mezzo piemontese, dunque bastardo. Noi vegani siamo un po' estremisti, radicali, perché non mangiamo altri animali. Questo libro racconta che un ex carnivoro come me a 43 anni, dopo alcuni anni da vegetariano, ha cambiato ed è diventato più rispettoso degli amici animali. Io non riuscivo a fare a meno del gorgonzola, ma sono diventato vegano perché ho visto degli allevamenti intensivi e poi vivevo con un cane che era come un figlio e quando un giorno l'ho visto vicino a un agnello mi sono chiesto che differenza c'era". Morengo rassicura anche chi ha bisogno di ferro: "Dovete sapere che mucca non è fatta di ferro ma lo prende da ciò che mangia, così come il pesce prende l'Omega3 dalle alghe, quindi in natura abbiamo tutto quello che ci serve". Morengo poi spiega perchè il vino non è vegano: "In fase di vinificazione possono essere utilizzati i coadiuvanti tecnici di origini animale come la caseina, la colla di pesce, le gelatine animali ed altri, e poi ci sono le etichette scritte con inchiostri o incollate con colle non vegetali. Il vino vegano lo si riconosce per la v verde sull'etichetta".
IL COMMENTO
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