GENOVA - I maxi controlli sui treni della Liguria in occasione delle festività del 25 aprile e 1° maggio hanno portato all'identificazione e la denuncia di un uomo che da tempo rubava i bagagli e il suo complice oltre che un minorenne straniero fuggito da una struttura di Milano e una donna senza fissa dimora greca accusata di aver danneggiato diverse auto a Principe.
Visto l’incremento dei flussi di viaggiatori e il conseguente aumento dei soggetti dediti alla commissione di reati, la Polizia ferroviaria ligure ha rafforzato le misure di prevenzione sulla rete regionale per la sicurezza dei viaggiatori e dei turisti. Tra il 25 aprile e il 1° maggio, nella sola provincia di Genova, sono state impiegate 123 pattuglie anticrimine e sono stati effettuati 6 servizi di scorte ai treni. Quattro i soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Gli agenti della Polfer sono stati particolarmente impegnati nella ricerca degli autori di una serie di furti perpetrati ai danni dei passeggeri di alcuni treni Intercity in transito nel capoluogo ligure il 27 aprile. L’intenso lavoro di pattugliamento, svolto dagli operatori della Polizia Ferroviaria all’interno degli scali ferroviari liguri ha permesso di recuperare alcuni documenti abbandonati nella stazione metropolitana di Genova Brin e identificare la sera stessa, ad opera degli operatori del reparto operativo di Genova Piazza Principe, un cittadino nord africano di 21 anni irregolare sul territorio nazionale che è stato riconosciuto da una delle vittime del reato, avendo agito allo scopo di distrarre il soggetto offeso per permettere ad un complice di sottrargli il bagaglio.
Visionate le telecamere di video sorveglianza ed estrapolate le immagini che ritraevano il secondo protagonista del reato, gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno proseguito le ricerche. Nella tarda mattinata del giorno successivo, all’interno dello stesso scalo, la pattuglia in servizio ha notato una persona corrispondente all’autore dei furti che si aggirava con fare sospetto a bordo di un treno in sosta nello scalo ferroviario. Alla richiesta di esibire i documenti di identificazione il soggetto, anch’esso nord africano e irregolare sul territorio nazionale, affermava di esserne sprovvisto dichiarandosi minorenne.
Gli accertamenti sulla esatta identità personale, attraverso i rilievi fotodattiloscopici e l’esame radiologico disposto dal Pubblico Ministero ed eseguito presso l’ospedale Gaslini di Genova, hanno permesso di appurarne la maggiore età. Il fermato è stato infine denunciato per false attestazioni sull’identità personale, furto aggravato e continuato e soggiorno illegale sul territorio nazionale.
Un analogo fatto delittuoso, ha visto protagonista un diciassettenne extracomunitario, fermato per un controllo dalla Polfer di Chiavari il 30 aprile, dopo essere sceso da un treno Frecciabianca in transito nel comune levantino. Durante il controllo il giovane, non essendo in grado di aprire il trolley dotato di combinazione di sicurezza che aveva con sé, ha fatto sorgere negli operatori il sospetto di una provenienza illecita del bagaglio. I successivi accertamenti hanno confermato il furto ai danni di un passeggero in viaggio a bordo dello stesso treno mentre veniva accertato che il minore, che al momento del controllo aveva fornito generalità false, si era allontanato pochi giorni prima da una casa di accoglienza di Milano presso la quale era ospitato.
Terminati gli accertamenti il minore veniva perseguito per il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale e furto aggravato ed affidato ad una struttura idonea.
Un precedente episodio, avvenuto il 25 aprile, ha portato invece alla denuncia di una cittadina greca senza fissa dimora, protagonista del danneggiamento di alcune autovettura in sosta nelle apposite aree in Piazza Acquaverde adiacenti il porticato della stazione di Genova Piazza Principe. In questo caso, il proprietario di una delle vetture ha attirato l’attenzione degli operatori della Polfer, in servizio di pattugliamento all’interno della stazione, che sono immediatamente intervenuti riuscendo ad identificare una sessantacinquenne alla quale sono state sequestrate delle forbici utilizzate per compiere gli atti e che, dopo essere stata sottoposta ai rilievi di rito, è stata denunciata per danneggiamento aggravato e continuato.
Giova precisare che rimane salva la presunzione di innocenza e che le eventuali responsabilità saranno definitivamente accertate solo nel caso di emissione di una sentenza irrevocabile.
IL COMMENTO
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