Cronaca

Intorno alle 11 la strada è stata riaperta al traffico. All'interno non c'era nessuno. A ottobre è atteso il bando di gara, in quegli spazi verranno infatti realizzati degli alloggi per studenti
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di Andrea Popolano

GENOVA - È iniziato intorno alle ore 7 lo sgombero del laboratorio sociale Buridda in corso Monte Grappa a Genova. La strada è stata bloccata al traffico veicolare fino alle 11.30 dagli agenti della polizia locale che hanno limitato anche il passaggio pedonale: pesanti i disagi alla circolazione in tutta la zona. 

Sul posto nei locali dell’ex magistero gli agenti di polizia con i mezzi blindati. Gli spazi erano occupati dal 2014. Nei progetti saranno destinati ad uno studentato con 66 alloggi e servizi grazie a 10,5 milioni messi a disposizione dal Pnrr il cui bando uscirà a ottobre.

All'interno non c'era nessuno al momento dell'arrivo della polizia che ha eseguito un atto della questura di Genova. Così come nessuno è stato denunciato. Dopo il tam tam sui social in corso Monte Grappa sono arrivati i militanti del laboratorio sociale del Buridda che hanno provveduto a portare via oggetti e beni utilizzati all'interno del centro. 

Sul posto anche l'assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino e il consigliere comunale di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli che ha sottolineato come mancasse un atto scritto di chiusura della strada per permettere l'operazione di sgombero del laboratorio sociale di corso Monte Grappa. 

Simona Scognamiglio del collettivo laboratorio sociale occupato: "La città perde un punto di riferimento culturale, sociale, di attività politica e di ritrovo per i giovani". All'interno del centro sociale c'erano laboratori di fotografia, la serigrafia, la cucina popolare, un centro documentazione, falegnameria e altro. 

In mattinata si è formato un presidio di una cinquantina di persone in largo Gaetano Giardini all'imbocco di corso Monte Grappa lato piazza Manin. Non si sono registrati momenti di tensione con gli ex occupanti del laboratorio sociale che hanno recuperato le attrezzature presenti all'interno dei laboratori. Alle 12,30 la strada è stata nuovamente chiusa al traffico in via temporanea per una manifestazione. Infine la protesta si è in piazza De Ferrari con una manifestazione nel cuore della città davanti al palazzo della Regione.

 

 

 

 

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