Cronaca

L'uomo, in primo grado, era stato condannato all'ergastolo in quanto ritenuto responsabile degli omicidi di Nevila Pietri e Carla Bertolotti, commessi nel 2022 a Sarzana.
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di E.C.

SARZANA - La Corte d’appello di Genova ha dato il via libera all’accordo tra le parti che supera l’ergastolo comminato in primo grado dalla Corte d’assise della Spezia. Daniele Bedini, il falegname di Carrara a processo per gli omicidi di Nevila Pjetri e Carla Bertolotti, uccise nel giugno 2022 a Marinella di Sarzana, ha patteggiato una condanna a trent’anni per i due femminicidi. La condanna a trent’anni consente, inoltre,  a Bedini di usufruire in anticipo di benefici come i permessi di lavoro esterno. L’uomo, in occasione del processo di primo grado, ha sempre detto di essere innocente nonostante le tantissime prove a suo carico.

Daniele Bedini, il falegname di Carrara accusato di aver ucciso in 24 ore Nevila Pjetri, 35 anni, e Camilla Bertolotti, 43 anni, a Marinella di Sarzana, al confine tra Liguria e Toscana, era stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise della Spezia. 

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Nevila PjetriCarla Bertolotti erano state uccise a colpi di pistola nelle notti del 4 e 5 giugno 2022, nella zona di Marinella. Secondo l'accusa gli omicidi erano avvenuti a scopo di rapina. Il falegname carrarese all'epoca dei fatti, era dipendente dalla cocaina, e secondo la ricostruzione fornita dalla pm era alla costante ricerca di denaro in un crescendo di furti alla fidanzata e ai familiari

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Sul suo furgone era stato trovato, dai Ris dei carabinieri, il Dna delle due vittime. Dopo gli omicidi, il 4 e il 6 giugno, gli investigatori avevano trovato tracce di sangue sul furgone e su una scarpa, i documenti di Camilla in casa di Bedini. A inchiodarlo anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona che hanno ripreso i movimenti del suo pick up, registrato anche il suono degli spari, e immortalato Bedini che torna a casa e si libera dei vestiti insanguinati e della targa dell'auto della transessuale.