Ancora un capotreno aggredito da passeggeri senza biglietto in Liguria dopo l'accoltellamento di un mese fa nella stazione di Rivarolo, alle 10 di stamane a Finale Ligure a Savona, una donna è caduta a terra dopo essere stata spintonata a bordo di un treno da due passeggere, mamma e figlia, entrambe di Savona, sprovviste di biglietto.
Soccorsa in codice giallo
La ferroviera, trentenne, è stata soccorsa dai medici del 118 e trasferita in codice giallo all'ospedale di Pietra Ligure: non ha riportato ferite ma è in stato di choc, i medici le hanno dato una prognosi di sei giorni.
Avevano biglietto del giorno dopo
Dalla prima ricostruzione le due donne hanno esibito il biglietto valido per il giorno dopo: lì è nata la discussione. Il capotreno sottolineando che quel biglietto non era valido le ha invitate a fare un nuovo biglietto o a scendere dal treno, nella veemenza della discussione una delle due passeggere nel tentativo di fare da paciere ha colpito e fatto cadere la capotreno.
Sull'Intercity per Ventimiglia
L'aggressione è avvenuta a bordo di un intercity partito da Milano e diretto a Ventimiglia. A conferma delle carenze organiche della polizia ferroviaria nella stazione di Finale Ligure non sono intervenuti gli agenti Polfer ma i carabinieri e gli agenti delle volanti di Savona che avrebbero fermato le due passeggere responsabili dell'aggressione. Poi l'indagine è passata nelle mani della Polfer competente di Savona: le due passeggere, la madre cinquantenne e la figlia ventenne, sono state denunciate per aggressione e lesioni a pubblico ufficiali.
A novembre lo sciopero per la sicurezza
A novembre il giorno dopo la grave aggressione a coltellate al capotreno di Rivarolo da parte di due giovani senza biglietto tutti i sindacati delle ferrovie avevano proclamato un giorno di sciopero per pretendere più sicurezza per chi lavora nelle stazioni e a bordo dei treni.
Denuncia Polfer: "Siamo pochi"
L'accoltellamento aveva provocato mille polemiche politiche e riporta alla luce la grave carenza degli organici dei poliziotti della Polfer che hanno più la possibilità di garantire sicurezza sui treni e nelle stazioni, "oggi le uniche due presidiate dagli agenti - denunciarono i sindacalisti - sono le due stazioni di Genova Brignole e Genova Principe".
Le reazioni della politica
La prima ad esprimere la sua vicinanza alla capotreno aggredita è stata la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Quanto accaduto su un Intercity a Finale Ligure, una capotreno spintonata da due passeggere prive di biglietto, conferma la carenza di personale della Polfer. Le stazioni non sono presidiate, Salvini dove sei? Seppur meno grave dell’accoltellamento di Rivarolo di un mese fa, l’episodio dimostra ancora una volta che la sicurezza a bordo dei treni italiani è un miraggio. Se, come denuncia la stessa Polfer, gli agenti non sono sufficienti, si faccia ricorso all’esercito, almeno per controllare le stazioni. Certo, fa rabbia apprendere queste notizie, sapendo che ancora decine di poliziotti si trovano in Albania a fare la guardia agli hub deserti".
Assoutenti si costituirà parte civile
“Esprimiamo piena solidarietà alla capotreno vigliaccamente aggredita oggi e chiediamo che si puniscano i responsabili, oltre che sul piano penale, anche con lavori socialmente utili”. Lo affermano con una nota congiunta il presidente di Assoutenti Liguria, Furio Truzzi, e il presidente nazionale dell’associazione, Gabriele Melluso, intervenendo sul caso della capotreno aggredita da mamma e figlia sul treno Intercity 633 in viaggio da Milano a Ventimiglia. “Episodi come quello odierno sono gravi e arrecano danno, oltre alle vittime delle aggressioni, anche ad una pluralità di passeggeri, costretti a scendere dai treni per i rilievi del caso e a subire ritardi e disagi. Per questo come Assoutenti ci costituiremo parte civile in un eventuale procedimento penale contro le due donne, per i danni subiti dagli utenti del trasporto ferroviario locale. Assoutenti inoltre, assieme alle altre associazioni liguri dei consumatori, ha avviato un dialogo con tutte le sigle sindacali dei ferrovieri liguri allo scopo di intraprendere iniziative comuni finalizzate a combattere anche culturalmente questi comportamenti inaccettabili per la civile convivenza” – concludono Truzzi e Melluso.
IL COMMENTO
La tragedia di Calenzano e la paura di Multedo
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro