Sono 45 i migranti a bordo della nave della ong Sos Mediterranée Ocean Viking attesa a Genova questa mattina. La nave lo scorso 20 gennaio ha salvato in acque libiche 85 migranti che si trovavano a bordo di un gommone in balia del mare. Subito il governo italiano ha assegnato come porto di sbarco quello di Genova tra le proteste della ong, ma vista la situazione critica di alcuni migranti la nave è stata fatta attraccare nel porto di Olbia per permettere a donne e minori di sbarcare e avere l'assistenza sanitaria necessaria. In tutto 40 migranti ritenuti fragili sono stati soccorsi in Sardegna. Poi la nave è ripartita alla volta del capoluogo ligure, dove è in arrivo a metà mattinata.
La ong: "Basta assegnarci porti lontani"
La decisione di far sbarcare donne (tre incinta) e bambini è stata presa dal un tribunale della Sicilia. Il viaggio per la Liguria infatti dura diversi giorni "costringendo la Ocean Viking a intraprendere un viaggio di 4 giorni lontano dalla zona di operazioni" denuncia la ong, che sostiene di aver perso dal 2022 ad oggi "171 giorni" giorni "spesi navigando da e per il porto assegnato, in cui avremmo potuto e dovuto essere dove dobbiamo essere, per soccorrere chi si trova in pericolo in mare" .
A Genova pronta la macchina dell'accoglienza
A Genova già collaudata la macchina per l'accoglienza a ponte Colombo. Di norma una parte di chi sbarca viene ricollocata nelle strutture di accoglienza presenti tra Genova e la Liguria, altri vengono trasferiti tra Piemonte, Toscana ed Emilia. Il Comune, attraverso l'assessore Francesca Corso, auspica che i migranti "vengano subito ricollocati altrove. Genova è una città generosa e fin qui ha fatto la sua parte. Però abbiamo raggiunto il limite e non possiamo sacrificare altri spazi sociali". La competenza della distribuzione sul territorio è in mano alla prefettura del capoluogo ligure.
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IL COMMENTO
Aspettando da 123 anni l'opera che non si riesce a fare
Qualcuno salvi la Liguria che si muove