
Riascoltare subito i periti del tribunale, e forse anche i consulenti degli imputati o partire dalle dichiarazioni spontanee degli stessi fra cui quello più atteso, l''ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci.
Un maxi processo complicatissimo
E' la decisione non facile che dovranno sciogliere i tre giudici (Lepri, Baldini e Polidori, nella foto) del processo per il crollo del ponte Morandi nell'udienza di martedì 11 marzo in cui si dovrà decidere il calendario delle udienze delle prossime settimane. Quelllo del Morandi è uno dei processo più complicati per il numero delle persone coinvolte (43 vittime, 58 imputati e moltissime parti civili) e per il tipo di reati, colposi, i più difficili da disagnosticare.
Non ci dovrebbe essere una nuova pausa
Quasi certamente è stata scartata l'ipotesi, che aveva innescato subito delle polemiche da parte dei familiari delle vittime per il possibile allungamento dei tempi, di prendere una pausa per dare modo ai periti di prepararsi alle nuove domande.
Nelle scorse udienze hanno parlato i consulenti degli imputati di Autostrade per l'Italia, fra cui l'ingegnere De Luca che ha detto che i calcoli prima del crollo dicevano che il viadotto Polcevera era sicuro, precisando che il peso del ponte e dei veicoli potevano gravare sullo strallo sino a 2600 tonnellate mentre solo i cavi primari avevano capacità di tenere, secondo le normative, 5400 tonnellate, che salivano a 8 mila con i cavi secondari.
Consulenti imputati: Vizio occulto non diagnosticabile
"Dunque discutere se il ponte fosse rischioso con una corrosione del 20%, quanto ne era stata calcolata prima di avviare il progetto di retrofitting non è significativo" ha riferito l'ingegnere visto che Morandi, consapevole dei punti deboli del progetto aveva messo più del doppio di acciaio di quello che poteva servire per il prevedibile degrado dell'usura nel tempo. Per i consulenti degli imputati il vizio di costruzione occulto riscontrato nella sommità della pila 9, causa del crollo, non era intercettabile prima della tragedia perchè molto addentro lo strallo di cemento armato che nascondeva la corrosione dei cavi di acciaio.
IL COMMENTO
Appalto del Festival, la Rai ricordi la propria natura pubblica
2001. Il caso della contessa tra i grandi “misteri” italiani