Processo Cella, avvocato famiglia di Nada: "Emerso con chiarezza importanza dei bottoni"

"È emerso con chiarezza come i carabinieri avessero svolto una attività anche importante e poi si sono incrociati con un punto focale dell'indagine su Soracco che portava avanti la polizia, ed è emerso anche l'importanza dei bottoni, sequestro che venne accantonato evidentemente sempre perché c'era la convinzione da parte del pm che si era su un punto di svolta dell'indagine sul commercialista"

Ha commentato così a fine udienza Sabrina Franzone, avvocato della famiglia di Nada Cella, le testimonianze dell'anziana vicina di casa di Cecere Adriana Berisso e dei tre carabinieri ascoltati oggi davanti alla corte di assise: "La testimone Berisso ha chiarito in modo molto corretto, dimostrando di ricordare in modo molto onesto e spiegando che lei, seppure avesse dubitato che Cecere potesse avere un rapporto con Soracco, lei poi aveva avuto una prova della verità".

L'avvocato alla domanda sulla rivelazione di un carabiniere, per cui Berisso avrebbe saputo che Cecere avesse chiesto a Soracco di sposarla, risponde così: "Questo risulta nelle annotazioni del 1996 e del 2025, ciò nonostante la Berisso è stata molto precisa, nell'annotazione aveva spiegato come Cecere avesse manifestato un interesse piuttosto importante nei confronti di Soracco, lei adesso ricorda alcune cose con molta lucidità ed è stata molto corretta e onesta anche nel dimostrare il suo ricordo dell'epoca e la sua perplessità sulla Cecere, non ne ha fatto mistero, questo dovrebbe contribuire a fare capire quanto sia stata corretta Berisso perché non ci ha detto con assoluta certezza l'ho vista quel mattina, l'aveva detto ai carabinieri nel '96 e oggi è stata onesta e io questo l'apprezzo".