Preso "il collezionista": gestiva un mercato illegale di Vespe Piaggio

Vespe Piaggio cannibalizzate e abbandonate in strada senza telaio e motore. Così è nata l'attività illegale del "collezionista". Nel settembre 2021 il  personale dell’Unità Territoriale di Ponente ha rinvenuto nel quartiere genovese di Sampierdarena, in corso Perrone, due telai di motociclo Piaggio Vespa completamente privi di parti estetiche e meccaniche. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che erano parte di altrettanti motoveicoli poi risultati provento di furto.

La scoperta e l'avvio dell'indagine

Gli agenti del reparto polizia giudiziaria hanno monitorato la zona circostante attraverso le telecamere di videosorveglianza della civica amministrazione, riuscendo così a risalire al veicolo attraverso il quale i telai erano stati, dapprima trasportati, per poi essere abbandonati a margine della carreggiata. È stata avviata un’attività per individuare l’uomo che si trovava alla guida dell’autocarro e si è risaliti a un uomo, collezionista di veicoli d’epoca, nonché titolare di un’officina specializzata nella riparazione di motocicli Piaggio-Vespa, nel centro cittadino. A quel punto è partito un monitoraggio con sofisticati sistemi di videosorveglianza e localizzazione, oltre ad aver esaminato il traffico telefonico del sospetto. Diversi i siti, ubicati anche nell'Alessandrino, dove l'uomo lavorava i materiali e si recava in orari serali e notturni. In seguito a quanto accertato, gli agenti del Reparto polizia giudiziaria, con il coordinamento della procura della Repubblica di Genova, hanno eseguito le perquisizioni di tutti i locali nella disponibilità dell’indagato rinvenendo oltre 20 motoveicoli di provenienza illecita, taluni alterati nei dati identificativi alfanumerici dei telai e dei propulsori, al fine di riciclare i mezzi e reintrodurli in commercio.

Una trentina di Vespa Piaggio rubati

All'interno dell’officina gestita direttamente dal presunto autore dei fatti delittuosi, è stato rinvenuto un cospicuo numero di “punzoni metallici”, riproducenti caratteri alfa numerici di dimensioni compatibili con quelli normalmente apposti dalle case costruttrici. Gli ulteriori accertamenti effettuati hanno consentito di individuare altri motocicli, in precedenza commercializzati dallo stesso titolare dell’officina, che erano stati riciclati, a mezzo di alterazione dei dati identificativi. Questi ultimi veicoli sono stati posti in sequestro al fine di esperire la riconsegna agli effettivi aventi diritto, mentre gli attuali intestatari, totalmente ignari della provenienza delittuosa dei motocicli da loro acquistati, hanno proposto formale querela per truffa nei confronti del venditore. La complessa attività di indagine, terminata solamente nell’anno 2024, ha consentito di recuperare in totale 27 motocicli rubati, tutti modelli Vespa Piaggio, e di contestare all’odierno indagato il reato di ricettazione e quello ben più grave di riciclaggio.

Il plauso dell'assessore alla Sicurezza Gambino

"Questo brillante risultato investigativo testimonia, ancora una volta, l’elevato livello di professionalità e dedizione della Polizia Locale. Grazie a un lavoro meticoloso e altamente tecnologico, condotto con perseveranza e in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, è stato possibile smantellare un’attività illecita che danneggiava i cittadini derubati dei loro mezzi e il mercato legale dei veicoli d’epoca - commenta l'assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Sergio Gambino -. Il recupero di ben 27 motocicli rubati e restituiti ai legittimi proprietari è un segnale forte dell’attenzione che la nostra amministrazione riserva alla sicurezza urbana e alla tutela della legalità. Desidero ringraziare tutti gli agenti coinvolti per l’instancabile lavoro svolto e ribadire che continueremo a operare con determinazione per garantire ai genovesi una città più sicura". 

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