Non è certamente molto conosciuta in Italia, Lee Miller, e probabilmente non solo in Italia. Eppure è stata un'icona, una donna straordinaria e insolita, che aveva un dono quasi alla Zelig per essere testimone di momenti chiave della Storia: era presente alla liberazione di Parigi, ha realizzato alcune delle primissime fotografie dei campi di concentramento tedeschi liberati, protagonista poi di tutta una serie di scatti nella residenza di Hitler subito dopo il suo suicidio. Una donna che ebbe tante vite: a New York modella per le più importanti case di moda, a Parigi musa, amante e collaboratrice creativa di Man Ray e membro chiave di una cerchia sociale che includeva Éluard, Picasso e Cocteau. Ma fu come fotografa durante la Seconda guerra mondiale che realizzò il suo lavoro più duraturo, foto in bianco e nero che offrivano visioni distinte e intime di come la guerra influenzava le vite. Ed è quel periodo al centro di ‘Lee Miller’, primo lungometraggio della direttrice della fotografia Ellen Kuras.
Spirito libero intellettuale e sessuale
Nel raccontarne la parabola artistica ci si rivolge a un espediente narrativo standard: l'intervista in tarda età che svela lentamente la propria vita. Così si parte con un giornalista curioso di conoscere le storie dietro le sue iconiche fotografie. Il flusso dei ricordi inizia in Francia quando era una bohémien, uno spirito libero intellettuale e sessuale, consumatrice disinibita di alcol e uomini. Tra loro Roland Penrose, un artista che diventerà il suo compagno e alla fine suo marito. Per lei una figura chiave come lo fu anche la direttrice di Vogue Audrey Withers che la incarica di fotografare la guerra in corso, prima in patria, poi direttamente in prima linea, in Francia e Germania: un'esperienza straziante che si tradurrà in alcuni dei suoi lavori migliori.

Una narrazione ricca di flashback
‘Lee Miller’ ha la sfortuna di uscire nello stesso anno di ‘Civil War’. Entrambi i film mirano a celebrare il coraggio dei corrispondenti di guerra e dei fotoreporter ma mentre il film di Alex Garland si addentrava davvero nei dilemmi morali ed etici del lavoro, il film biografico di Ellen Kuras viene distratto dalla vita personale della sua eroina, che, se pure importante, è molto meno avvincente del lavoro sostanziale che ha svolto sul fronte professionale. Questo dramma biografico cade nella trappola di una narrazione ricca di flashback che non riesce a catturare appieno l'intensità di una vita plasmata dall'adrenalina della guerra offrendo una narrazione convenzionale che manca del ritmo e dell'ispirazione necessari per descrivere le lotte di Miller come audace fotografa che si fa largo in un mondo dominato dagli uomini.
Non rende piena giustizia alla protagonista
Un film dalle buone intenzioni ma in definitiva piuttosto insipido e accademico che dovrebbe pulsare di emozioni ma rimane sostanzialmente freddo e convenzionale, nonostante un colpo di scena finale. Non c'è traccia di unicità o audacia, nonostante il fatto che la sua protagonista fosse definita proprio da questi tratti. Laddove sono necessarie passione, furia, agonia e spinosità, vengono fornite solo dichiarazioni rispettabili, scenari standard ed emozioni smorzate. Insomma non rende piena giustizia all'enorme coraggio della sua vita scalfendone appena la superficie.
Il merito maggiore del film nell'interpretazione di Kate Winslet
Così il merito maggiore del film sta nell’interpretazione di Kate Winslet che cattura appieno la grinta del personaggio, mostrando la sua ferrea determinazione, audacia e fermezza nel portare una prospettiva femminile molto essenziale, ma spesso trascurata, in un mondo dominato dall’altro sesso. Nelle sequenze finali del film, mostra le sue capacità di dare vita a una donna così potente e selvaggiamente ambiziosa che non si è mai accontentata di meno e la cui sfida ha fatto sì che innumerevoli vittime di guerra venissero finalmente viste, e non solo guardate. Se solo il film attorno a lei fosse stato vivo quanto la sua interpretazione, ‘Lee Miller’ sarebbe stata una biografia da ricordare.
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IL COMMENTO
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