Cronaca

Torna alla homepage
Dopo avere perso mamma, papà e fratello ha lasciato la sua Valle d'Aosta ed è finito su una panchina di Savona, da lì è in un dormitorio di Genova, ora ha trovato il lavoro ideale: aiutare i senza tetto, "ma gli italiani sulla strada si vergognano di chiedere"
2 minuti e 46 secondi di lettura
di Michele Varì

 

Si è ritrovato in strada a 50 anni quando, dopo il decesso dei genitori e del suo unico fratello, è rimasto e, soprattutto, si è sentito solo.

Così ha lasciato i profumi e i silenzi dei monti della sua Valle d'Aosta ed è sceso verso mare della Liguria, dove è però all'inizio è stato tutto terribilmente duro, in salita, tanto da finire a dormire in strada, sulle panchine, prima a Savona e poi a Genova.

La notte va in giro a cercare senzatetto

La storia di Corrado, oggi 66enne, è quella di un ex senza fissa dimora che ha imparato a pensare sempre positivo e a vivere leggero e che aiutando gli altri aiuta sé stesso, un clochard per caso che adesso per lavoro in cambio di uno stipendio appena dignitoso - perché i soldi non sono tutto - la sera e nelle prime ore del mattino va in giro a scovare e a tendere una mano ai senza tetto che nessuno riesce ad aiutare. Lui che nella vita sognava di fare il lavapiatti per stare insieme alla gente.

La mappa dei disperati, da Brignole alla Darsena

A segnalare i giacigli del senza fissa dimora, alla Foce, nelle stazioni di Brignole e Principe, in Darsena, è il Comune di Genova, che sostiene le associazioni come la sua, l'Afet l'Aquilone, le aiuta ad aiutare. "Chi vive in strada si fida più di persone come me che degli assistenti sociali perché avvertono che dall'altra parte c'è una persona che li capisce e li ascolta. Non è facile rompere i muri di diffidenza, ma visita dopo visita, goccia dopo goccia quasi sempre riusciamo a conquistare la loro fiducia e a convincerli a farsi aiutare. Noi andiamo in giro in bus o a piedi, perché se arrivassimo in auto non si fiderebbero, camminiamo con loro, sarà strano, ma è così, garantisce Corrado, che di fatto svela anche perché le storie di Michè vengono raccontate in strada, tutte in strade a eccezione della sua. Perché lui ci accoglie nel set perfetto di Michè: la mensa dei poveri dell'istituto Massoero di via del Molo, nel centro storico di Genova, il primo a Genova che ha offerto pasti caldi, e pure un letto, a chi vive in strada.

In aumento gli italiani in difficoltà

"Di posti così però ne servono altri, dice Corrado come a lanciare un appello, perché di gente che finisce in strada ce n'è sempre di più, migranti e pure tanti italiani che perdono il lavoro e non hanno più soldi per bollette e affitto. Persone che faticano a chiedere aiuto, si vergognano.
Storie di strada tutte dolenti e complicate, che a volte finiscono male, come quella di una mamma ucraina, e altre volte bene, come quella di una ragazzo francese che non si lavava da mesi e che adesso, grazie a noi, è tornato a casa. "Dovrei imparare a non farmi coinvolgere troppo, ma è difficile perché queste persone sono la mia grande famiglia allargata" sussurra con filo di voce Corrado.

L'intervista a Corrado va in onda stasera alle 22.30 su Primocanale, ma da stamane sarà già visibile sui social di Primocanale, su sito, nel banner dedicato a Michè, e su Facebook e Instagram.

Ecco gli orari dei passaggi in tv nel resto della settimana:
Mercoledì: 15:00
Giovedì: 17:30 - 20:35
Venerdì: 17:00
Sabato: 08:15 - 18:35 - 20:15
Domenica: 09:30 - 12:30 - 17:25 - 23:15

Lunedì: 17:00 - 20:35
Martedì: 07:30 - 17:30

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 22 Aprile 2025

A Michè la storia di Mamadou: "Senza l'Italia sarei morto"

Dorme in strada e passa le giornate a cercare lavoro e pulire l'angolo di Darsena dove vive accampato: "Pulisco la strada perchè questa ora è la mia casa..."
Martedì 08 Aprile 2025

A Miché l'infinita maratona di Khalid, dalle olimpiadi a cuoco ad Albisola

Stasera alle 22.30 a Primocanale la storia di un migrante che grazie all'atletica e alla forza di volontà e i sacrifici ha trasformato la sua passione in un lavoro e in una missione
Lunedì 31 Marzo 2025

A Michè la storia di Filippo, ecoribelle in lotta per il clima

Parla l'attivista genovese del movimento Ultima Generazione arrestato per un blocco stradale: "Non ci arrenderemo perché dopo di noi ci sarà più tempo per mitigare i catastrofici effetti del cambiamento climatico"