SAVONA-Ha finto di vendere i beni di una sua società fallita e li ha trasferiti a ditte a lui riconducibili per impedire al Fisco di recuperare i debiti. Gli investigatori della guardia di finanza di Savona hanno scoperto e denunciato un imprenditore di Cairo Montenotte, attivo nel settore del taglio e vendita legna.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla procura, l'uomo non ha versato l'Iva nel 2016 e nel 2017: per questo motivo nel 2019 gli erano arrivate due cartelle per un totale di 220 mila euro. Le fiamme gialle hanno ricostruito le vicende delle imprese a lui riconducibili e hanno scoperto che i beni confluiti nell'ultima società che aveva costituito risultavano distratti dall'attivo di un'impresa dichiarata fallita nel settembre 2016 dal Tribunale di Savona.
I beni, in un primo momento, erano stati trasferiti alla propria impresa individuale, quindi spostati a luglio 2017 ad una nuova S.r.l., creata proprio per dare continuità all'attività imprenditoriale. Il trasferimento dei cespiti, secondo gli inquirenti, aveva il solo scopo di sottrarli all'attivo fallimentare ed eludere la procedura di riscossione coattiva dell'erario, visto che in realtà l'imprenditore ha continuato ad avere la piena disponibilità dei beni strumentali simulatamente alienati. È stato disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni e valori nella disponibilità dell'imprenditore per 172 mila euro. L'uomo è accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci