Cronaca

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di Matteo Cantile

GENOVA - Stop ai lavori attualmente in corso sullo scolmatore del Bisagno, a Genova, per infiltrazione mafiosa. 

Ad annunciarlo tramite una conferenza stampa straordinaria è il presidente della Liguria Giovanni Toti: "Cattive notizie dai cantieri dello scolmatore del Bisagno. La notizia arriva dalla prefettura di Genova per conto della prefettura di Salerno, che ha emesso un provvedimento interdittivo antimafia a carico del Consorzio ReseArch, che stava lavorando allo scolmatore. Mi sono attivato con la nostra struttura," - prosegue Toti - "l’opera è commissariata dal governo ed è in capo al ministero della Transizione di Roberto Cingolani, che ho già informato."

"Sta partendo una lettera del responsabile unico del procedimento al consorzio affinché sospendano i lavori dopo aver messo in sicurezza il cantiere. Non abbiamo nessuna alternativa alla risoluzione immediata del contratto. L’azienda ci ha informato di avere presentato ricorso al Tar della Campania ma non è tema che possiamo affrontare noi. Dovremo poi procedere a nuova assegnazione una volta finito l’iter”.

E' poi intervenuto l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone: "Il provvedimento è arrivato oggi a metà mattina e ci siamo subito messi al lavoro: ribadisco che noi non abbiamo alcuna discrezionalità: la messa in sicurezza del cantiere, sospensione dei lavori, risoluzione del contratto. Ho informato i sindacati, la situazione è delicata, ci sono ricadute negative per i lavoratori: a inizio settimana prossima, quando gli atti di risoluzione saranno stati presentati, convocheremo le parti e ci assicureremo che il cantiere resti fermo per il solo tempo strettamente necessario. Ricordo che l’appalto è stato gestito a livello nazionale da Invitalia".

"L’interdittiva antimafia riguarda l’intero consorzio, - afferma l'avvocato Lorenzo Cuocolo - "se avesse riguardato una sola impresa avremmo potuto procedere alla sostituzione, purtroppo non è così. Non abbiamo discrezionalità, la strada è obbligata. Questa strada è indipendente dal procedimento giuridico in corso". 

"Sono almeno una cinquantina gli edili che stavano lavorando nel cantiere dello Scolmatore del Bisagno - spiega in una nota Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria-, e appena si insedierà la nuova azienda che si occuperà della ripartenza dei lavori ci muoveremo affinchè venga applicata la clausola di salvaguardia per coloro che erano impegnati nel cantiere e siamo certi che l’assessore regionale Giampedrone, sempre attento a questa problematica, sarà al nostro fianco per garantire che questi lavoratori possano essere impiegati immediatamente quando ripartiranno i cantieri".

"Siamo molto preoccupati  per le conseguenze del blocco del cantiere sia per quanto attiene i lavoratori che vi sono occupati sia per la realizzazione della grande opera tanto attesa dalla città" commentano  Federico Pezzoli, Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Igor Magni, Segretario Generale Camera del Lavoro "A politica e Istituzioni chiediamo che i lavoratori impiegati nel cantiere vengano tutelati nella fase emergenziale con ammortizzatori sociali e successivamente che venga applicata la clausola sociale a garanzia di tutta l'occupazione. Da parte nostra - conclude - ci adoperiamo sin da subito a tutela delle maestranze".