GENOVA - Un nuovo logo, la O rossa di Opera Carlo Felice Genova, che abbraccia tutto il suo pubblico sempre più giovane in vista di un cartellone davvero ricchissimo per la stagione 2022-2023.
"Otto titoli d'opera, per sei rappresentazioni a titolo, 19 grandi concerti con le migliori bacchette internazionali e altri 24 concerti diffusi su tutto il territorio della Regione Liguria nei luoghi di rilevante interesse storico artistico e spirituale della regione"
Questi i numeri sottolineati dal sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi. "E' veramente un calendario fitto e ricco di protagonisti. I più grandi cantanti internazionali saranno qui con noi a cominciare dal inaugurazione dell'opera che è prevista con una prima rappresentazione assoluta in Italia del compositore francese Hector Berlioz 'Béatrice et Bénedict', che è ispirata alla straordinaria commedia shakespeariana 'Molto rumore per nulla'".
E dopo l’allegra prima del 28 ottobre, seguiranno la dolceamara 'Cenerentola' di Rossini e 'Il pipistrello' di un brillante Johann Strauss. Nel 2023, invece, dopo il gran ritorno del tradizionale concerto di Capodanno, la lirica vedrà 'Un ballo in maschera' di Giuseppe Verdi, poi Giacomo Puccini con 'Tosca', 'I due Foscari', opera verdiana incentrata sullo scontro amor di patria e amor paterno, la tragica 'Norma' di Bellini, mentre gli intrighi donizettiani con 'Don Pasquale' chiudono la stagione portando in scena gli allievi dell’Accademia di Alto Perfezionamento. Per l’opera e per i tantissimi concerti, in teatro e in giro per la Liguria, abbonamenti gratuiti per i giovani grazie alla formula 'Giovani all'opera', che potranno anche ottenere cfu universitari. Il tutto reso possibile dalla grande macchina del teatro, confermata dal Ministero della Cultura.
Grandi nomi per la stagione sinfonica che si alterneranno sul podio dell'orchestra del Teatro Carlo Felice e che la guideranno anche 'fuori sede': Riccardo Minasi, Fabio Luisi, Donato Renzetti, Marco Angius, Renato Palumbo, Hartmut Haenchen, Diego Fasolis, Roland Böer, Daniel Oren, Speranza Scappucci, Fabio Biondi, Federico Maria Sardelli, Wolfram Christ, Vanni Moretto, Simone Ori, Alexander Lonquich, Francesco Corti. Sul podio, Riccardo Minasi, al suo debutto in veste di nuovo direttore musicale del teatro, Donato Renzetti, direttore emerito, Fabio Luisi, direttore onorario, Renato Palumbo sono impegnati tanto nel repertorio lirico quanto in quello sinfonico, che nel cartellone 2022-2023 si articola in cicli sinfonici tematici tra cui si incastonano alcuni appuntamenti in data unica. Riccardo Minasi dirigerà quattro programmi per un totale di sette appuntamenti concertistici, partendo dal concerto dell’Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice d’apertura della Stagione concerti, in collaborazione con GOG Giovine Orchestra Genovese, il Concerto Inaugurale dedicato al compositore milanese di cui si celebra il novantesimo compleanno con l’esecuzione in prima assoluta del brano Sonante scritto su commissione della Fondazione e di GOG. Seguono i programmi del ciclo Novecenti, dedicato a Richard Strauss, Franz Joseph Haydn e con la composizione Sound and Fury di Ann Clyne, in prima esecuzione italiana, e i primi concerti dei nuovi cicli sinfonici Mitteleuropa e In stile italiano. Donato Renzetti dirige tre programmi, tra cui quello del concerto dedicato ai miti dei compositori-solisti romantici, Virtuosi, Niccolò Paganini, con il solista Giuseppe Gibboni (vincitore del Premio Paganini 2022) al violino e Sergei Rachmaninov e due concerti del ciclo Novecenti dedicati, da una parte, alle connessioni occidentali tra Ottorino Respighi, Maurice Ravel, Albert Roussel, Manuel De Falla, dall’altra all’area dell’est Europa, con opere sinfoniche di Béla Bartók e di Ludwig van Beethoven. Fabio Luisi dirige anch’egli tre programmi, tra cui un appuntamento del ciclo Novecenti dedicato al Concerto per pianoforte n.1 di Arnold Schönberg, solista al pianoforte Alessandro Taverna, e alla Quinta sinfonia di Mahler, un appuntamento del ciclo Mitteleuropa che si intreccia con il percorso di esplorazione del repertorio sinfonico e lirico di Luciano Berio che la Fondazione in collaborazione con il Centro Studi Luciano Berio conduce in vista del centesimo anniversario della nascita del compositore ligure, nel 2025, oltre a cimentarsi con il terzo capitolo del pluriennale Ciclo Bruckner dedicato l’ottava Sinfonia.
Il ciclo di concerti di Liguria Musica – con concerti in programma a Rapallo (Basilica dei Santi Gervasio e Protasio), a Imperia (Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri), La Spezia, Sarzana, Pontremoli – è prevalentemente dedicato all’esplorazione delle relazioni tra la produzione sinfonica di Wolfgang Amadeus Mozart e quella dei suoi predecessori e contemporanei italiani.
E il teatro non è solo istituzione culturale, ma luogo di formazione: dopo che l'Accademia diretta da Francesco Meli formerà nuovi giovani cantanti d'opera, durante la presentazione della nuova stagione Regione Liguria si è detta pronta a finanziare, attraverso il Fondo Sociale Europeo, l’Accademia per i nuovi tecnici con sede presso il Teatro Carlo Felice. "Si tratta di una bellissima proposta presentata dal sovrintendente Claudio Orazi che abbiamo già iniziato ad approfondire, complice il fatto che siamo all’inizio della programmazione europea del Fondo Sociale, che finanzia la formazione professionale e le politiche attive del lavoro", ha commentato il governatore Giovanni Toti.
"L’accademia può essere uno dei veri fattori innovativi di questo teatro per i prossimi cinque anni, risponde infatti ad un bisogno, sia artistico, sia occupazionale e possiamo contare anche sulla fortunata coincidenza di aver allineato il fondo sociale europeo"
Un investimento che vuole premiare l'operato di un teatro che negli ultimi anni è diventato sempre più centrale nella vita della città e della regione. Dai numerosi eventi realizzati durante il Covid all'impegno preso nei confronti dei più giovani, andando ad attivare l'asilo musicale, gli abbonamenti gratuiti per le scuole, gli incontri pensati per gli iscritti all'università. Formazione e cultura vanno a braccetto e puntano a far innamorare le nuove generazioni della bellezza della musica, lirica e sinfonica: qualcuno a tal punto da volerne fare un lavoro.