GENOVA - La Lanterna tra il mare e le montagne, il profumo del pesto e il sapore della focaccia, la nostalgia di casa che prova chiunque lasci Genova: sono questi gli ingredienti della nuova commedia musicale "Zena". Grazie al Teatro Carlo Felice, "Ma se ghe penso" è diventata uno spettacolo e racconta il viaggio di un emigrante qualsiasi, Bacci, tra mille incontri e peripezie, fino al lieto ritorno nella città natale. Le musiche di Fabrizio Lamberti fanno viaggiare anche gli spettatori, da Genova all’Argentina e ritorno, ma soprattutto tra le creuze del centro storico.
"Ci si commuove, si ride, si ascolta la musica: abbiamo messo tutto quello di cui c'era bisogno", commenta il compositore Fabrizio Lamberti. "E' una piccola operetta, con quattro attori e quattro musicisti, in una formazione singolare che va dal pianoforte al violino, dalla fisarmonica al contrabbasso e alle percussioni".
Il giovane cast è stato selezionato attraverso una call sui social e il ‘musical’ è pensato proprio per i più giovani e le loro famiglie. Sono già oltre 2 mila gli studenti che si sono prenotati per le 33 recite, anche se c’è ancora tempo per aggiudicarsi il proprio posto – rivolgendosi alla biglietteria – in uno spazio del teatro rivisitato per l’occasione. "Dato che il Teatro della Gioventù è ancora luogo dell'hub vaccinale per la lotta alla pandemia, abbiamo deciso di rivitalizzare una delle nostre sale, ovvero quella del foyer di primo livello che può accogliere oltre 150 spettatori", spiega Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice. E i più piccoli sono tra gli spettatori più curiosi e partecipi. "Assieme ai loro insegnanti, i bimbi si preparano prima dello spettacolo con delle dispense e dei riassunti in modo tale da arrivare preparati e soprattutto poter cantare tutti insieme il gran finale 'Ma se ghe penso'".
C'è tempo fino a sabato 23 aprile per andare a vedere questo spettacolo, che unisce storia, musica, nostalgia, ricordi e divertimento e che avvicina i giovani al teatro. Nel weekend le recite sono in programma alle ore 15, mentre in settimana le rappresentazioni sono al mattino. E gli istituti scolastici sono grati di questo 'regalo' che arriva dopo due anni di pandemia, per cui rende il ritorno in sala con la propria classe una vera e propria festa.
IL COMMENTO
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