"Ti voglio cullare, cullare, posandoti su un'onda del mare, del mare, legandoti a un granello di sabbia..." così cantava Nico Fidenco: era il 1961 e questa canzone, "Legata a un granello di sabbia", venne rifiutata al Festival di Sanremo. Nico Fidenco non c'è più: è mancato ieri, sabato 19 novembre, all'età di 89 anni a Roma. Fidenco era romano, il suo vero nome era Domenico Colarossi, lascia la moglie Annamaria e la figlia Guendalina.
"Apprendo con dolore della morte di Nico Fidenco" ha scritto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: "Importante cantautore e compositore di colonne sonore famosissime e canzoni indimenticabili come 'Legata a un granello di sabbia'. Il mondo della cultura si stringe con affetto alla famiglia e dà il suo addio a un grande artista italiano".
Con la Liguria e con il festival di Sanremo Fidenco è stato legato lungo tutta la sua carriera: a cominciare proprio da quel brano, "Legato a un granello di sabbia", anno 1961, che al festival della canzone non arrivò mai. Ma il pubblico diede invece ragione a Fidenco: 14 settimane in vetta alle classifiche, disco d'oro e molte acclamazioni lo resero nella storia musicale italiane il primo vero tormentone estivo.
A Sanremo Fidenco arrivò poi nel 1967, il tragico anno della scomparsa di Luigi Tenco. Fidenco vi partecipò con la canzone 'Ma piano (per non svegliarti)' di Gianni Meccia in coppia con Cher.
I successi di Fidenco sono molti, ma è noto soprattutto per le colonne sonore: "What a Sky" dal film di Francesco Maselli "I delfini". E ancora brani famosi di film come La ragazza con la valigia con Claudia Cardinale, "Exodus" dalla pellicola con Paul Newman, "Colazione da Tiffany" con Audrey Hepburn.
IL COMMENTO
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