GENOVA - "Progettare gli spazi della pena secondo Costituzione": è questo il titolo della conferenza organizzata dalla Fondazione Ordine degli Architetti di Genova che martedì 23 maggio si terrà a partire dalle 18 al Teatro dell'Arca, un vero e proprio spazio di libertà all'interno della casa circondariale di Marassi. L'appuntamento, sia in presenza sia online, sarà preceduto dalla possibilità di visitare la mostra di Keith Haring, allestita dal 20 al 29 maggio 2023 all'interno del teatro che propone 15 opere di uno dei maggiori artisti della corrente neo-pop tra i più famosi e celebrati della sua generazione, già a partire dalle 17. Intanto, al di fuori della cinta muraria, alcuni detenuti realizzeranno in questa settimana un murales.
Un bel punto di partenza per il dibattito che FOA.GE ha deciso di organizzare, come spiega a Primocanale il consigliere Riccardo Ravecca: "Anche dopo i fatti di Avellino, si sente proprio l'esigenza di parlare di carceri, di progettazione e del perché questi spazi attualmente non siano adeguati né per i detenuti né per i visitatori né per chi ci lavora", spiega, citando la rivolta di questi ultimi giorni.
"Abbiamo deciso di organizzare come Fondazione dell'Ordine degli Architetti questa conferenza, invitando quattro esponenti, tra cui anche dei progettisti che si occupano della trasformazione degli spazi all'interno dei carceri"
Tra i relatori l’architetto Cesare Burdese, già membro della Commissione Ministeriale per l’architettura penitenziaria, che collegato con noi via Skype ha anticipato alcuni degli spunti del suo intervento, che sottolineerà l’incostituzionalità degli edifici carcerari italiani. "Le pene non possono consistere in metodi contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione della persona che le sconta. Purtroppo le carceri continuano ad essere luoghi affettivi che contraddicono assolutamente il monito costituzionale".
"Il carcere di Marassi è un carcere che si colloca tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Nel 1975 c'è stata la riforma dell'ordinamento penitenziario, introducendo, il concetto dell'utilità della pena in un contesto di dignità e di rispetto dei diritti umani. Purtroppo gli edifici hanno continuato ad essere concepiti per procurare sofferenza e ha gravi problemi di spazi liberi per le attività mentali"
Presenti anche Andrea di Franco, professore di progettazione architettonica presso il Politecnico di Milano, che parlerà del Laboratorio Carcere, un percorso di ricerca del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani che indaga il tema dello ‘spazio del carcere’ e Maria Rosaria Santangelo, professoressa di composizione architettonica e urbana presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che presenterà alcuni interventi progettuali realizzati o in fase di realizzazione all’interno di alcuni istituti penitenziari italiani nell’ambito del progetto inside/outside design studio del gruppo di ricerca del Diarc.
Il tema è di grande attualità, visto che in Liguria si cerca di realizzare nuove strutture, anche per contrastare il sovraffollamento. "Il classico problema della Liguria è la mancanza di spazi liberi e quando si progettano si pensa sempre al riutilizzo di volumi esistenti che sono vecchie strutture militari o delle caserme", aggiunge Riccardo Ravecca.
"Il ruolo dell'architetto sarebbe quello di cercare di adattare al meglio e trasformare gli edifici esistenti con le esigenze attuali dei detenuti e dei lavoratori"
Per poter accedere alla conferenza è necessario inviare i seguenti dati alla mail : nominativo, numero della carta d’identità, il luogo e la data di nascita tassativamente entro il 20 maggio. Si segnala che il 26 maggio, alle 20:30, sempre al Teatro dell’Arca, andrà in scena lo spettacolo "Pietre Nere", prodotto da La Corte Ospitale e Babilonia Teatri – di Rubiera (RE ). Una performance che indagherà il concetto di “casa” a partire da luoghi che, agli occhi dei più, case non sono.