Cronaca

A Zaniboni, difeso dagli avvocati Andrea Andrei e Giuseppe Sciacchitano, era riconducibile anche un'intera collezione di 20 auto di lusso e d'epoca attribuita fittiziamente ai parenti della propria compagna e altri soggetti
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di Redazione

GENOVA - È stato condannato a sette anni e cinque mesi Vittorio Zaniboni, ex mediatore immobiliare e commerciante di auto di lusso ma "perfetto" sconosciuto al fisco italiano.

La guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Giancarlo Vona, aveva scoperto una maxi evasione di oltre quattro milioni e mezzo di ricavi non dichiarati. Condannate altre sei persone, con pene che vanno da un minimo di un anno e sei mesi a un massimo di un anno e dieci mesi. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a nove anni. Le fiamme gialle gli avevano sequestrato quattro case di lusso di cui tra cui un attico di 240 metri quadri in pieno centro a Genova.

Il giro d'affari sommerso sarebbe stato il frutto della vendita - tra il 2013 ed il 2018 - di 25 auto di grande valore quali Maserati, Lamborghini, Porsche, Bentley e otto Ferrari, tra cui il primo modello Ferrari a uso stradale costruito nel 1948, la '166 Inter' venduta per un milione di dollari a un collezionista Usa. Il tribunale ha disposto la confisca di quanto sequestrato e anche l'equivalente in euro dell'importo di oltre un milione di dollari.

A Zaniboni, difeso dall'avvocato Andrea Vernazza, era riconducibile anche un'intera collezione di 20 auto di lusso e d'epoca attribuita fittiziamente ai parenti della propria compagna e altri soggetti, tra i quali un torinese e un lodigiano residenti a Montecarlo che erano stati indagati.

Successivamente all'apertura della verifica, il titolare di tutta la collezione stava per vendere all'asta in due eventi internazionali (il 'Classic & sport cars' di Montecarlo e il prestigioso 'Goodwood festival of speed' nel Regno Unito) otto auto tra cui tre Ferrari, una Corvette e una Lamborghini Murcielago, esemplare nr.26 delle 185 prodotte che aveva già lasciato l'Italia per la Gran Bretagna. Nel 2020 Zaniboni era stato "sorpreso" a chiedere il bonus spesa del Comune per le persone in difficoltà per la pandemia.

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