GENOVA - L'annuncio del bando per individuare il direttore di Palazzo Ducale per i prossimi cinque anni ha fatto partire sulle pagine dei giornali (e nei salotti culturali) un toto nomi sui possibili candidati per ricoprire il ruolo che fino al 31 dicembre 2023 è di Serena Bertolucci. Anche se il presidente della Fondazione, Beppe Costa, intervenuto su Primocanale nell'approfondimento di Primogiornale, continua a tenere aperta la possibilità che l'attuale direttore si ripresenti al concorso e lo vinca nuovamente, tanto da sottolineare che "stiamo delineando i programmi delle mostre del 2024 e anche del 2025 con il direttore, come se fosse continuità, perché conto sulla sua responsabilità che ha sempre dimostrato".
Anche perché è un momento centrale per il Palazzo, che nei prossimi mesi ha da portare a compimento il progetto di Genova capitale italiana del libro, e la 'sfida' del bando accessibilità che porterà importanti trasformazioni per il Ducale, tra cui la riqualificazione e la restituzione al pubblico di Torre Grimaldina. "Di questo la dottoressa Bertolucci è Rup, responsabile unico del procedimento, e come tale, dal nostro punto di vista, potrà proseguire fino a non verrà portato a compimento", spiega Costa. "A meno che non voglia accettare l'incarico nel caso non ci fosse una riconferma del suo mandato da direttore". Riconferma che forse ci si aspettava sarebbe avvenuta 'd'ufficio', dato che lo statuto di Palazzo Ducale prevede che sia il cda a nominare, revocare e decidere la durata dell'incarico da direttore. Ma che - secondo il presidente Costa e il parere di avvocati, Comune di Genova e Regione Liguria - deve passare per la procedura del concorso, dato che "il precedente contratto in scadenza va a rilevare il fatto non era previsto nel bando originale che fosse ripetibile e che fosse prolungato e quindi noi ci atteniamo a quello che è stato deciso a suo tempo".
"Non è una valutazione di merito e di qualità, ma è semplicemente una questione di tipo amministrativo. E credo che offra comunque un'occasione di rifare il punto anche con lo stesso direttore attuale"
Questione di pochi giorni e il bando sarà pubblico, entro la fine della settimana, e avrà la durata di un mese e mezzo. Il percorso di pre selezione sarà a cura del personale che farà una prima valutazione. "Poi una commissione che verrà resa nota in un secondo momento e a noi del Consiglio ci sarà proposta una rosa di 3 o 4 persone tra cui scegliere". Entro fine ottobre si dovrebbe sapere il nome del successore. Questa l'ipotesi più concreta leggendo tra le righe dei post di Serena Bertolucci e del past president Luca Bizzarri. Anche il sindaco Marco Bucci, che con lei ha collaborato lungo tutto quest'anno al tavolo della cultura, ha commentato così l'annuncio del bando pubblico, "sarà nel pieno rispetto della trasparenza e se Serena Bertolucci vorrà candidarsi io ne sarò felice", non replicando alle polemiche sorte sui social.
Nel frattempo tra i nomi possibili che circolano sono stati fatti quelli del cultural manager Maurizio Gregorini, della storica dell'arte Anna Orlando che ha curato il network di Rubens e a cui è stata affidata "Genova Jeans" da Tursi, ma anche di Serena Del Lungo, manager amministrativa di Costa Edutainment, che ha appena lasciato l'incarico ma che potrebbe non avere i requisiti. Il cda ovviamente non si sbilancia, ma indica quello che potrebbe essere il profilo ideale.
"Ci aspettiamo almeno una ventina di candidati: la figura ideale non si discosta troppo da quella attuale, ma con caratteristiche manageriali, come è stato scritto alcuni giorni fa dallo stesso ministero dei Beni culturali: sarebbe perfetta la combinazione con la conoscenza della storia dell'arte"