GENOVA - Tutto pronto per la prima del Teatro Carlo Felice che apre la sua stagione anche quest'anno nel segno dell'internazionalità: "A Midsummer Night's Dream" è un'opera del 1960 di Benjamin Britten, una delle grandi opere dei nostri tempi che affonda le radici nella commedia più celebre di William Shakespeare. L'allestimento diretto dalla regia di Laurence Dale, che proprio 40 anni fa aveva conosciuto e lavorato con Britten, è di grande impatto dal punto di vista delle scene e dei costumi dai fasti elisabettiani, realizzati dalla sapiente matita di Gary McCann. Ci troviamo nella foresta popolata da fate, poco distante da Atene, in occasione delle nozze di Teseo e Ippolita. Ma i protagonisti qui sono Oberon, controtenore su cui è stata costruita tutta la composizione, e Titania, rispettivamente re e regina delle fate. Il libretto si concentra più sulla psicologia dei personaggi, ma anche sulla follia dell'amore, che lega Ermia, Elena, Lisandro e Demetrio, tra incantesimi e scherzi del folletto Puck.
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E questo allestimento è stato realizzato in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat in Oman, con cui il Carlo Felice da tempo ha una solida collaborazione: per questo motivo il titolo volerà con lo stesso cast nel febbraio del 2024. Il maestro Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini). A rendere più completa questa prima la coreografia di Carmine De Amicis e le luci di John Bishop. "Si tratta di una partitura complessa nella quale si potranno rinvenire spunti pucciniani e rossiniani, e faranno persino capolino accenni ritmici nello stile di Stravinskij", commenta il maestro Donato Renzetti. "Ma alla fine è Britten, compositore unico ed originale la cui musica facilmente trasporta nella dimensione tanto cara a Shakespeare “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. E che sogno saremmo senza musica?". Il regista Laurence Dale commenta così il processo creativo: "Ci siamo proposti di creare una foresta magica in cui le coppie, amanti o amiche, si perdono, mettendo alla prova l'essenza delle loro relazioni. Abbiamo deciso di tornare a uno stile elisabettiano degli abiti del 1600, ma ci siamo assicurati di non essere prigionieri di quel periodo, creando un mondo fantastico che si tinge del genio contemporaneo di Vivienne Westwood o Alexander McQueen. Volevamo che la foresta fosse spaventosa, proibita ed eternamente mutevole, oltre che mistica".
L'opera sarà in replica domenica 15 ottobre alle ore 15:00, martedì 17 ottobre alle ore 20:00 e giovedì 19 ottobre alle ore 20:00.
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Il bello di questa prima, però, è che sarà diffusa anche negli ospedali e al Teatro dell'Arca all'interno della casa circondariale di Genova Marassi, grazie alle immagini di Primocanale Production. Una bella operazione culturale che sta a significare - ancora una volta - la volontà del teatro di aprirsi sempre più al territorio, come si può vedere nei concerti gratuiti nelle chiese della Liguria.
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Una prima diffusa anche dal punto di vista degli appuntamenti. Si prosegue infatti con un finesettimana ricco di appuntamenti: da "La creazione" di Haydn il 14 ad aprire la stagione sinfonica, mentre nella sala foyer domenica 15 appuntamento con il ciclo vocale da camera assieme al maestro Moretti. Dulcis in fundo per questa settimana, l'inaugurazione del Teatro della Gioventù, tanto attesa, che avverrà nel segno delle musiche contemporanee di Marco Stroppa. Il prossimo appuntamento di Liguria Musica, invece, che porterà l'orchestra 'fuori città' sarà il 2 novembre ad Imperia, anche questo a ingresso libero.