CAMOGLI - Non era facile battere i numeri del 2022, eppure il Teatro Sociale di Camogli ha chiuso il 2023 con 19 mila spettatori con oltre 100 spettacoli. Numeri straordinari per un teatro che è sostenuto dalla sua comunità, grazie all'impegno dei volontari, all'appoggio di Città Metropolitana di Genova, Comune di Camogli e Comune di Recco e all'Associazione "100 famiglie" che posseggono alcuni dei bellissimi palchetti di questo gioiello. E per un teatro come questo, il cartellone scelto dal sovrintendente e direttore artistico Giuseppe Acquaviva spazia dalla lirica alla prosa, dal jazz al cabaret, fino alla ricchissima stagione dedicata ai ragazzi e alle loro famiglie.
Ogni anno si lavora sulle mezze stagioni ed è stata annunciata quella di gennaio-giugno 2024, sei mesi di attività ricchissima e variegata. "Facciamo talmente tante attività che non possiamo annunciarle in un'unica conferenza stampa: sarebbe un sequestro di persona", commenta Acquaviva a Primocanale. "E non dimentichiamo che ogni anno dobbiamo ricercare i fondi per sostenere la nostra attività".
Ma qual è il segreto di questo teatro che dopo la riapertura post Covid ha saputo affermarsi e addirittura imporsi come palcoscenico per nuove produzioni o prime assolute per alcuni artisti? Sicuramente quello di "avere buoni amici", racconta il sovrintendente Acquaviva, che vanta trent'anni di carriera durante i quali ha ricoperto vari incarichi, musicali, professionali e amministrativi. Ma ci vuole anche una grande conoscenza del panorama artistico per vantare traguardi come quelli di "un disco live inciso a Camogli candidato ai Grammy o 'Maneggi per maritare una figlia' in onda su Rai Cinque".
La produzione di Tullio Solenghi nei panni di Gilberto Govi è stata un successo camoglino: nata al Teatro Sociale, ha registrato sold out su sold out in Liguria e che da marzo a maggio faranno più di 50 date in giro per l'Italia. Ma non sarà un unicum.
"Anche quest'anno il Festival Govi si terrà a ottobre e verrà messo in scena il secondo quadro della nostra produzione gioviana con sempre con la formula con con Tullio Solenghi nei panni di Gilberto Govi"
Un bel modo per rivitalizzare il dialetto genovese e consentire ad un grande come Gilberto Govi di rivivere attraverso la recitazione di un altro grande attore genovese come Tullio Solenghi. Intanto però l'appuntamento è a teatro, con i concerti aperitivo del venerdì a sorsi di jazz, con gli spettacoli dedicati ai più giovani, con la prosa, con il balletto. "Questo è un teatro che si regge molto sul volontariato. I volontari che accolgono il pubblico sono oltretutto sempre in numero crescente, proprio perché l'attività è decisamente molto intensa: noi potremmo avere una una settimana del tipo lunedì lo spettacolo per le scuole, il martedì le associazioni che fanno cinema, il mercoledì noi diventiamo una scuola di musica, il giovedì facciamo le conferenze, il venerdì facciamo il concerto aperitivo il sabato e la domenica mattina, l'aperitivo in musica, il pomeriggio o l'opera o il balletto, l'operetta o un altro spettacolo. Quindi è diventato un teatro che funziona quasi tutti i giorni".