Cultura e spettacolo

È il terzo cammino religioso che interessa la Liguria, accanto alla Via Francigena e al Cammino di Sant’Agostino
1 minuto e 20 secondi di lettura
di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - La Via dei Monti entra ufficialmente nel “Catalogo dei cammini religiosi italiani”. L’istanza presentata dal Consorzio di promozione turistica e culturale del territorio dei liguri antichi “il Cigno” è stata accolta dal Ministero del Turismo garantendo, così, il raggiungimento di questo importante obiettivo frutto del lavoro messo in campo sul territorio del Levante ligure condiviso con la vicina Lunigiana.

Il percorso mercantile fra Levanto e la Lunigiana nasce per volere della Repubblica di Genova interessata a sviluppare i commerci per terra e per mare in direzione della Val Padana. Il porto canale di Levanto rappresenta per tutto il Medioevo il punto di arrivo e partenza della navigazione che si sviluppa lungo le coste in direzione della Spagna, ed era privilegiato sia dai mercanti che dai pellegrini che, via mare e successivamente via terra, raggiungevano Santiago di Compostela. Levanto e Pontremoli sono unite fra loro per la devozione verso San Giacomo, come testimoniano importanti luoghi religiosi e le Confraternite. Tutto il percorso è scandito da chiese e oratori di grande pregio, strutture ricettive e punti tappa dove raccogliere i timbri da apporre sul “passaporto del pellegrino”.

Un tracciato di circa 57 chilometri percorribile a piedi o in bicicletta che può svolgere un ruolo strategico richiamando i flussi turistici dalla costa delle Cinque Terre all’entroterra. La promozione e valorizzazione dei cammini religiosi e sacri, inoltre, assume particolare importanza in vista del Giubileo di Roma del 2025, sia per i fondi che verranno messi a disposizione da parte del Ministero del Turismo, sia come attrattore per i nuovi pellegrini. Tutte le informazioni sul percorso si trovano nel sito dedicato.