Cultura e spettacolo

E' un'installazione di Daniela Comani che manipola i titoli di alcuni classici in chiave gender
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di Dario Vassallo

Chi oggi si trovasse a passare per la Loggia di Palazzo Ducale alzando gli occhi verso il cielo scoprirebbe una curiosa mostra allestita nei tredici archi di questo spazio. E' l'Orlando's library dove le copertine di molti capolavori delle letteratura mondiale, opere di autori come Zola, Dostoevskij, Pasolini, Moravia, Melville, Bulgakov e tanti altri ancora, sono riprodotte in una grande installazione nella quale Daniela Comani, artista che vive e lavora a Berlino e il cui lavoro si concentra su temi come storia, identità e stereotipi sociali, ha manipolato i titoli di alcuni classici in chiave “gender” trasformando le aperture del piano nobile in veri e propri trompe-l'oeil.

"Orlando's library' - spiega Daniela Comani - è un'installazione creata appositamente per Palazzo Ducale. Sono tutti romanzi molto celebri, noi vediamo queste copertine e pensiamo di conoscerli e invece in un secondo momento capiamo che c'è questa inversione di generi. Il che comporta una nuova narrazione stimolando la fantasia di una nuova storia che non è ancora stata scritta. Ma è anche un invito alla lettura e all'interpretazione della lettura. Nuove narrazioni, nuove libertà di interpretazione".

In questo modo 'Il conte di Montecristo' diventa 'La contessa di Montecristo', 'I promessi sposi' 'Le promesse spose', 'Il dottor Zivago' 'La dottoressa Zivago' e 'Madame Bovary' 'Monsieur Bovary'. In tutto 52 copertine realizzate tra il 2007 e il 2024 inserite in 13 grandi foto che creando un effetto di profondità e tridimensionalità danno vita ad una libreria composta di scaffali virtuali dal risultato suggestivo e realistico allo stesso tempo.