GENOVA - Si chiude una stagione e se ne aprono altre due: pochi giorni dopo l'ultimo concerto sinfonico di "Novecenti" al Carlo Felice che ha siglato la fine di un cartellone ricchissimo, è pronto ad iniziare il Nervi Music Ballet Festival che si apre questa volta con Roberto Bolle and Friends, che torna per la terza volta in questa cornice. E intanto è stata presentata la prossima stagione, che vedrà 9 titoli d'opera, 12 concerti sinfonici, 6 da camera e un balletto. A marzo 2025 scadrà il mandato del sovrintendente Claudio Orazi, che tratteggia un primo bilancio di questi 4 anni al Carlo Felice. "Mi sono trovato molto bene, nonostante il Covid, anche se voglio ricordare che siamo stati in Italia il teatro che è rimasto più aperto al pubblico".
"Nell'arco di tre anni sono stati assunti 77 nuovi lavoratori nei comparti artistici, tecnici ed amministrativi. Proseguiremo sulla strada del ringiovanimento complessivo del teatro. A livello artistico la quantità delle produzioni e la qualità riconosciuta unanimemente dalla critica e dal pubblico ci ha portato ai vertici tra le istituzioni musicali italiane. Ma manca un tassello. Chiediamo di essere valutati siccome i criteri per la valutazione dei teatri sono rimasti congelati"
Con una nuova valutazione, infatti, il teatro potrebbe ambire a nuovi fondi da Roma. Intanto ci si prepara ai prossimi appuntamenti, dal Nervi Music Ballet Festival, in cui il programma spazia da Roberto Bolle ai musicisti di Sergio Bernal per una notte di flamenco, dall'Azerbaigian Ballet Opera al Béart Ballet che porterà un programma nuovo in esclusiva per l'Italia e poi l'Hamburg Ballet con "Sogno una notte di mezza estate", il balletto del Teatro alla Scala che torna a Genov dopo vent'anni. A chiudere questa edizione lo Youth American Grand Prix, "ovvero le stelle di oggi che incontrano le stelle di domani. Un formato che ha raccolto negli scorsi anni un bellissimo successo di pubblico e che vede impegnati oltre 300 giovanissimi bambine, ragazze e ragazzi da tutti i cinque continenti che saranno qui per dieci giorni a Genova a realizzare masterclass insieme con i loro insegnanti e i loro genitori". Ma poi anche la musica che spazierà dall'omaggio a Fabrizio De André fino a Edoardo Bennato.
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Per abbonarsi alla prossima stagione c'è già la fila in biglietteria, visto che in tanti sono rimasti contenti di aver scoperto grazie ai programmi degli ultimi anni titoli poco rappresentati in passato a Genova. Tra le operazioni più interessanti, "Giro di vite" con il Teatro Nazionale di Genova e "L'amore di Danae". Senza dimenticare il Teatro della gioventù che confermerà gli appuntamenti con l'opera da camera realizzati con gli allievi dell'Accademia. "Questi appuntamenti verranno replicati sul territorio della Regione Liguria. Oltre a questo, il Teatro la Gioventù sarà protagonista in quella che noi chiamiamo la stagione Start, dal 12 ottobre per i dieci giorni successivi, ospitando in particolare un omaggio a Luigi Nono perché scrisse un'opera, "La fabbrica illuminata", che fu tratta proprio dalla sequenza lavorativa della fabbrica Ansaldo di Genova".
La vocazione all'internazionalità continua intanto a crescere e il Teatro mira ai porti del Mediterraneo. "Siamo in corso di realizzazione di una collaborazione con la città di Tangeri. Auspice il Comune di Genova, sarà una città con la quale realizzeremo dei progetti di concerti e di rappresentazioni popolari anche in collaborazione con le istituzioni culturali di quel Paese. Questo è il prodromo di un più esteso progetto che riguarderà i porti del Mediterraneo, avendo come capofila il porto di Genova, strutturato in tre momenti un'attività concertistica spettacolo-popolare che si svolgerà sul fronte del mare, nei vari porti, in cui verrà incluso anche il tema dell'enogastronomia locale e genovese, per poi aprire anche a progetti dedicati all'infanzia, ai ragazzi, in modo tale che le nostre compagini artistiche per esempio il nostro Coro delle voci bianche possa confrontarsi e dialogare con i gemelli artistici di questi paesi. La terza tappa di questo appuntamento in alcuni casi potrà prevedere l'esibizione di con dei complessi artistici del teatro in luoghi di rilevante interesse storico artistico di questi Paesi, in particolare penso agli anfiteatri e ai teatri romani".
IL COMMENTO
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