Cultura e spettacolo

Baj, Burri, Vedova, Man Ray sino alle foto delle performance di Marina Abramović: espressionismo, surrealismo e arte concettuale comunicano da sala a sala, seguendo l’attenzione eclettica del collezionista.
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di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - Un percorso che non segue le consuete categorie storico-artistiche, ma si apre a libere combinazioni recuperando lo sguardo e la curiosità del collezionista che avvicina artisti quotati e storicizzati a quelli emergenti. Alla Spezia gli spazi riallestiti del Camec riaprono al pubblico, dopo una serie di lavori di manutenzione e trasformazione, e propongono un viaggio insolito tra le collezioni permanenti di Cozzani e Battolini sino alle opere del Premio del Golfo. Il progetto, frutto della sinergia tra Comune e Fondazione Carispezia, riguarda anche la concezione stessa del museo e la sua offerta culturale, che valorizza il suo ricco patrimonio e che vuole diventare uno spazio aperto a tutti, dove trascorrere tempo per confrontarsi con l’arte e divertirsi.

“Una nuova offerta culturale grazie ad uno spazio dinamico e interattivo, al passo con i tempi che valorizzerà il tanto lavoro portato avanti in questi anni, adatto ad un pubblico di ogni generazione-. Commenta il Sindaco Pierluigi Peracchini-. Tra le novità l’Accessibility Room per consentire la più ampia accessibilità a persone con disabilità visiva, uditiva e cognitiva. Guardiamo quindi al futuro, alle nuove tecnologie, all’innovazione, partendo dalla nostra storia e dalle nostre radici, concetto che è alla base anche della candidatura della Spezia a Capitale Italiana della Cultura 2027”.

“La Fondazione è da sempre al fianco delle varie realtà del territorio, pubbliche e private, nel mobilitare la società civile attorno alla cultura, sostenendo un'offerta in grado di coinvolgere pubblici diversi e intergenerazionali, e valorizzare l'identità culturale locale” aggiunge il Presidente della Fondazione Carispezia Andrea Corradino. Il riallestimento della Collezione permanente, a cura del professor Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max Planck Institut e membro dell'Accademia delle Scienze e delle Lettere di Berlin-Brandenburg, si sviluppa in un percorso espositivo innovativo che coinvolge una selezione di oltre 200 opere tra quelle presenti nei fondi del museo. L’allestimento offre ai visitatori affascinanti itinerari artistici a partire dalla seconda metà del XX secolo, con alcuni affondi nel passato e traiettorie che arrivano fino ai giorni nostri. “Il nuovo allestimento non segue catalogazioni canoniche, ma offre al pubblico un affascinante e imprevedibile itinerario artistico, attraversato da un interrogativo cardine: cosa raccontano le opere della seconda metà del XX secolo ancora oggi e come vogliamo raccontare una collezione storica” sottolinea il Professor Gerhard Wolf, curatore del riallestimento.

Le sale del museo presentano un percorso che mette a confronto lavori di artisti e artiste italiani e internazionali tra cui Lucio Fontana, Gordon Matta-Clark, Marina Abramović e tanti altri, senza perdere l’orientamento concettuale e cronologico che è proprio di ogni allestimento museale. Da un lato la collezione permette di far interagire vari media artistici come pittura, disegno, serigrafia, scultura e fotografia, dall’altro le opere si raccolgono intorno a nuclei tematici tra i quali: corpo e performance, strutture, superficie, architettura, ecologia e paesaggio, Pop Art e Arte Narrativa, anni Ottanta e “New York”. Oltre a questo, sono presenti delle “nicchie”, come quella dedicata alla collezione Battolini, altro principale fondo del museo. L’interpiano del CAMeC, inoltre, ripropone fedelmente una piccola porzione di casa Cozzani, per restituire l’ironico horror vacui di una quadreria privata. L’omaggio alla città culmina nella sala dedicata al Premio del Golfo, con una significativa selezione di lavori dei maggiori artisti italiani premiati dal 1949 in poi, tra cui Carla Accardi, Renato Birolli ed Emilio Vedova.  Per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini, i residenti della provincia della Spezia potranno scoprire gratuitamente la nuova esposizione della Collezione permanente del museo tutte le volte che vorranno e usufruire di una tariffa agevolata per le mostre temporanee che si terranno a partire da aprile 2025.