Se sul volto dell'assessore regionale alla cultura in Liguria c'è ancora un punto interrogativo, le realtà principali del territorio hanno ben presenti le richieste da presentare non appena il neopresidente Marco Bucci lo ufficializzerà. Tra queste realtà c'è Palazzo Reale, che assieme ai musei liguri guarda al futuro con grandi aspettative, come emerso durante la puntata di "Viaggio in Liguria" su Primocanale.
Lavorare in rete e creare sinergie
"Spesso si pensa ai musei come alle pinacoteche, come a dei luoghi dove sono appesi dei quadri. Ma i musei sono una realtà molto diversificata e ricca di sfaccettature. Noi abbiamo le grandi aree archeologiche dove facciamo grandi spettacoli teatrali, abbiamo le grandi fortezze e ci aspettiamo dalla Regione un sostegno, non solo a quelli dello Stato, ma molto anche a quelli dei Comuni", tiene a sottolineare Alessandra Guerrini, direttrice della Direzione regionale musei Liguria.
"Abbiamo bisogno di creare la rete: significa che ognuno, per parte sua, metta delle risorse economiche, culturali, progettuali e professionali"
C'è un tema di risorse e finanziamenti, che per i musei del territorio sono di vitale importanza, e c'è un tema di integrazione con le altre realtà. Tramite un bando nazionale, la rete museale ha creato una bella sinergia che porta in estate in cornici uniche gli spettacoli del Teatro Pubblico Ligure, ma iniziative di questo tipo andrebbero incrementate. Allo studio ce n'è proprio una del Teatro Carlo Felice che guarda agli spazi di Luni e non solo per portare i concerti di Liguria Musica, come annunciato dal sovrintendente del teatro Claudio Orazi.
La proposta ferma da tempo: la Carta dei musei liguri
In questi anni si è fatto molto anche per incentivare l'istituzione di nuovi musei, ma quelli che già sono radicati sul territorio chiedono una maggior valorizzazione. I musei liguri oggi sotto la direzione generale di Alessandra Guerrini comprendono Forte San Giovanni, il Castello di San Terenzo, il Museo archeologico nazionale di Luni, Villa Romana del Varignano, Forte Santa Tecla, il Castello di Sarzanello, la Fortezza Firmafede, il Museo preistorico dei “Balzi Rossi” e l'area archeologica di Nervia. Si tratta di tesori che spesso nemmeno gli stessi liguri hanno mai visitato, nonostante la grande bellezza e storia custodite al loro interno. Ecco perché sarebbero necessarie risorse per investire nella loro promozione.
"Nel cassetto c'è la Carta Musei della Regione, un progetto a cui si pensa da anni e già perfettamente realizzato in Piemonte, in Lombardia e ad Aosta. Non ci vorrebbe moltissimo ad estendere questa rete anche alla Liguria. Chiaramente ci vogliono delle risorse, ma esiste già questa progettualità molto avanzata nel Nord ovest, sarebbe facilissimo estenderla alla Liguria"
Turismo e cultura
Turismo sì, ma il turista viene cercando la cultura. Ecco che è dai contenuti che bisogna ripartire per programmare un'offerta culturale del territorio coordinata, che veda una programmazione precisa e condivisa delle attività, che parta dall'ente e venga presentata al marketing territoriale come un contenuto unico. Una unica card ai musei aiuterebbe anche il turista ad orientarsi nel variegato panorama di palazzi, siti, musei, mostre che si possono visitare, a Genova come nel resto della Liguria.
IL COMMENTO
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