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L’ultimo libro di Beppe Severgnini, editorialista del “Corriere della Sera”, molto amico di Genova, ha un titolo curioso: “Socrate, Agata e il futuro”, col sottotitolo “L’arte di invecchiare con filosofia”, (edito da Rizzoli), dove Socrate è proprio lui, il filosofo di Atene che amava molto dialogare con la gioventù di allora, nelle strade e piazze della città rischiando grosso, qui ingessato in un busto sul quale Agata, nipotina di Beppe, realizza materialmente il suo comprensibile desiderio di “disordine”, filosofia comune ai nipoti piccoli, soprattutto quando sono affidati ai nonni, ma insegnando al nonno come è la vita ora, in questo momento. E costringendolo, in qualche modo, a un’ampia riflessione sul tempo che passa e sugli anni molto complicati che stiamo vivendo.
“Le cose per cui verremo ricordati - scrive Beppe – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi domande giuste”.
Insomma una bella lezione di vita molto molto adulta che ci invita alla fine a “indossare con eleganza la propria età”. Come? Con il potere della gentilezza, l’allenamento costante della pazienza, realizzando filosoficamente che c’è un tempo per ogni cosa. Quindi, nella frase “largo ai giovani” che nella nostra città viene spesso ripetuta a vuoto, sta anche la consapevolezza di non diventare anziani insopportabili.
Il piacevole libro di Severgnini già saldamente primo in classifica è un utilissimo manuale per noi “anziani” a volte, magari involontariamente, un po’ ingombranti, ma sarà una costruttiva lettura per i nostri figli e , chissà, anche per i nipoti. Dunque grazie Beppe, grazie Socrate, ma soprattutto grazie Agata!
Beppe Severgnini lo presenterà martedì 25 febbraio alle ore 18 al Teatro Duse di via Bacigalupo, con l’accompagnamento musicale dei bravissimi Simona Bondanza (voce) e Luca Falomi (chitarra).
L’ingresso è gratuito con prenotazione su biglietti.teatronazionalegenova.it
IL COMMENTO
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