Cultura e spettacolo

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di Dario Vassallo

Sembrava qualcosa a metà tra una commedia surreale di Ionesco e l’'Aspettando Godot' di Beckett dove i due protagonisti, Vladimiro ed Estragone, sono in perenne attesa di un personaggio che non arriverà mai. La scena è il primo foyer del Carlo Felice, l'occasione: la presentazione del 'Nervi International Ballet Festival 2025'. Davanti ad un enorme ledwall quattro sedie sono in attesa di essere riempite dal sovrintendente Claudio Orazi, dal direttore artistico del teatro Pierangelo Conte, dal responsabile artistico Jacopo Bellussi e dall'assessore comunale alla cultura Lorenza Rosso. La conferenza stampa è stata indetta per le 10, passano i minuti e tra i protagonisti è presente solo Bellussi. Intorno alle 10.30, quando ormai le domande si rincorrono tra i numerosi presenti che hanno riempito tutto lo spazio a disposizione, due sedie vengono misteriosamente tolte e l'incontro comincia soltanto con Rosso e Bellussi.

Dopo mezz'ora di attesa vengono tolte due sedie

Dunque, Orazi e Conte non si sono presentati ad un appuntamento tra i più importanti del 2025 per il Carlo Felice, una manifestazione che riporta a Nervi dopo decenni alcune delle compagnie di danza più prestigiose del mondo (guarda QUI il programma). Cosa è successo? Alla fine, a domanda specifica, Lorenza Rosso ha parlato – imbarazzatissima - di un problema personale che avrebbe impedito al sovrintendente di essere presente. In realtà, le cose sarebbero diverse. Voci interne al teatro sottolineano come fino a venerdì sera fosse tutto a posto, poi qualcosa è successo, Orazi si è defilato ed è anche curioso che non sia andata in onda sul profilo Facebook del teatro la prevista 'diretta' dell'evento.

Una Caporetto istituzionale

Facile immaginare come Orazi abbia avuto qualcosa di più di un sentore sulla sua non riconferma alla guida del teatro. Il mandato è scaduto il 30 marzo, prorogato di 45 giorni, e nell'incontro della settimana scorsa a Terrazza il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi aveva detto che avrebbe provveduto alle nuove nomine in brevissimo tempo (guarda QUI). Nomina che – per quello che riguarda il sovrintendente – deve arrivare da Roma e che non vedrebbe più Orazi in prima fila. E' spuntato il nome di Fulvio Macciardi, presidente dell’Associazione nazionale fondazioni lirico-sinfoniche,  che è in lizza anche per il S. Carlo di Napoli. In ogni caso, resta da sottolineare una Caporetto istituzionale di cui francamente il Carlo Felice non aveva bisogno soprattutto in questo periodo dove anche i rapporti con le maestranze non sono propriamente idilliaci (guarda QUI).

 

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