GENOVA - La scienza raccontata e dialogata: torna l'appuntamento più atteso dagli amanti delle discussioni intorno alla scienza, ovvero la rassegna "Scienza Condivisa", di nuovo con il pubblico in presenza nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Il ciclo di incontri, a cura di Alberto Diaspro, direttore del dipartimento di Nanofisica dell’Iit, l'istituto italiano di tecnologia e professore di fisica all’Università degli Studi di Genova, si propone di analizzare una delle domande più difficili e interessanti: "Cos'è la vita?".
Il sottotitolo "Racconti lungo la traiettoria che unisce il sasso all'uomo" è forse ancora più accattivante e a illustrare il fil rouge a Primocanale che lega i quattro appuntamenti è proprio Alberto Diaspro. "Partiamo da un'intuizione geniale di una persona geniale: Erwin Schrodinger, padre della meccanica quantistica, che si domanda quale sia l'origine della vita e lanciando la sfida a spiegarla utilizzando la fisica per spiegare i fenomeni complessi della nostra vita. Per questo il 5 aprile partiremo alle 18 con questo ciclo".
Il primo appuntamento avrà come ospiti Massimo Sideri, economista prestato all'innovazione ed editorialista del Corriere della Sera che verrà intervistato dall'antropologo Marco Aime, professore all'Università di Genova. "Ci domanderemo come le tecnologie e le scoperte hanno influenzato dal punto di vista antropologico le popolazioni e da un punto di vista economico". Il secondo incontro, martedì 12 aprile, vedrà protagonista la biochimica Adriana Albini che ci illustrerà "un gioco importantissimo, quello del Dna: ci mostrerà come questa catena di informazioni che raccolgono tutta la nostra vita come la influenzi".
Dalla biochimica alla biomeccanica il martedì seguente, il 19 aprile, con Manuela Raimondi. "Il fatto che siamo sottoposti a sollecitazioni meccaniche e allo stress lo ha dimostrato bene questo lungo lockdown: sono tutti temi scientifici, economici e di innovazione, ma tutti con un richiamo continuo con arte, musica, lettere, poesia e scienza".
Chiudono il ciclo quindi il direttore artistico di Casa dei Oci Denis Curti e la critica d'arte e curatrice presso Satura a Palazzo Stella di Genova Flavia Motolese il 26 aprile. "Il loro compito sarà proprio quello di ricongiungere questa traiettoria che parte dal sasso di Matapan e, da un ciottolo, arriva all'uomo, uno composto da 4 atomi verso i 6 dell'uomo".
IL COMMENTO
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