GENOVA - Il palco del Teatro Carlo Felice dal 13 al 22 maggio si trasformerà ancora una volta nella corte di Rigoletto, il buffone delineato da Victor Hugo e ridisegnato dalla mano di Giuseppe Verdi. L'opera, che vede un padre disposto a tutto pur di difendere la figlia dalle mire del Duca, ritorna con sontuosi costumi e un allestimento ricomposto dalla regista irlandese Vivien Hewitt, guardando all'eredità di Rolando Panerai. "E' una produzione che fa parte del patrimonio del Teatro Carlo Felice che noi intendiamo valorizzare. Lo faremo con un grande direttore d'orchestra e una grande compagnia di canto per cui è un appuntamento da non mancare, sia per tutti quanti i genovesi sia per i liguri, che stanno cominciando ad assistere ai nostri spettacoli anche grazie alle collaborazioni che abbiamo intrapreso con molti comuni della Liguria", commenta a Primocanale il sovrintendente Claudio Orazi, che anticipa tre nuovi concerti a fine di maggio in Liguria a cui seguiranno altre iniziative estive.
Intrighi, gelosia e un amore capace di sacrificare la propria vita: altro che la donna è mobile, la protagonista, Gilda, è la più coraggiosa tra i personaggi ed è interpretata dal giovane soprano albanese Enkeleda Kamani. "E' la mia prima volta a Genova e ne sono già innamorata e poi il Carlo Felice è un bellissimo teatro", racconta emozionata. Con lei nel cast il baritono della Mongolia Enkhbatyn Amartuvshin e il tenore Giovanni Sala. "Il ruolo di Gilda è un ruolo bellissimo: è così forte che decide di sacrificarsi per amore, del Duca di Mantova ma anche di suo padre. Io la trovo davvero una ragazza fortissima, nonostante la sua giovane età, piena di sentimenti e di emozioni.
"Venite, anche se è la prima volta all'opera: se dovete innamorarvi della lirica, Rigoletto è proprio l'opera giusta"
Sì, perché in platea ci saranno tantissimi giovani, dalle scuole primarie e secondarie fino all’università. E già alla presentazione, attenti e curiosi gli studenti del liceo musicale a cui è stato affidato un compito importante, come tiene a sottolineare il sovrintendente. "Il liceo musicale Pertini si sta occupando di organizzare conferenze che vengono rivolte ai loro coetanei con grande successo la mattina a teatro: non si era mai fatto in assoluto. Questo è un altro grande segnale di partecipazione dei giovani".
"Stiamo studiando per realizzare una università della musica, dove gli studenti potranno assistere alle prove e ottenere crediti formativi"
Una nuova bella occasione per attirare e formare il pubblico del domani che possa apprezzare la lirica, fino al gran finale di stagione dove "Il turco d'Italia" sarà affidato ai giovani dell'Accademia di Alto Perfezionamento. Anche le professionalità tecniche potranno trovare spazio a teatro, con esperienze sul campo che potranno aiutarli a capire se in questo ambito possa esserci per loro il lavoro dei sogni. Dai reparti tecnici alla comunicazione e all'editing, sono tante le professionalità che compongono la macchina teatrale.