cronaca

Manifestazione a De Ferrari sabato pomeriggio
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Protesta in piazza De Ferrari a Genova dietro lo slogan "Salute e reddito: le nostre vite valgono". Al presidio, convocato da un gruppo eterogeneo di associazioni, hanno partecipato circa 300 persone. "Siamo qui in questa piazza per indicare quelli che sono i responsabili di quello che stiamo vivendo", spiegano i promotori al megafono che nei giorni scorsi avevano lanciato sui social diversi 'meme' per mettere l'accento sulla responsabilità della politica da quella locale a quella nazionale, dal sindaco di Genova Marco Bucci accusato di non aver investito nel trasporto pubblico al governatore Toti per quanto riguarda la sanità alla ministra Lucia Azzolina "per la mancata messa in sicurezza del mondo della scuola".

"Quello che diciamo è che la responsabilità nella gestione di questo virus è delle istituzioni e rifiutiamo la colpevolizzazione dei cittadini e la militarizzazione delle città", spiegano. Un presidio parallelo nella stessa piazza è stato organizzato un'ora dopo da Genova Antifascista che ha acceso alcuni fumogeni a illuminare lo striscione 'Toti e Bucci maneggi e mastrussi'. I presidi, sorvegliati a vista dalla polizia, si sono svolti senza momenti di tensione. Si tratta dei primi presidi di protesta convocati 'legittimamente' dopo la modifica dell'ordinanza della Regione Liguria che ripristina il diritto di manifestazione in forma statica, come previsto dalla normativa nazionale.