Si è aperto il 61° Salone Nautico di Genova, alla presenza delle principali autorità locali, oltre al presidente di Confindustria Carlo Bonomi e ai rappresentanti degli industriali nautici Saverio Cecchi e Marina Stella. In rappresentanza del governo, il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini.
E' la prima grande manifestazione nautica internazionale che si tiene nel 2021 e Genova c'è riuscita grazie all'applicazione di rigidi protocolli di sicurezza.
Tutta la cerimonia in diretta su Primocanale. Alle 10,42, col minimo ritardo accademico del caso, si è svolto l'alzabandiera al suono dell'inno di Mameli, mentre a ridosso della diga foranea incrociavano la fregata militare Luigi Rizzo della classe Bergamini e la nave De Grazia della Guardia Costiera.
Primo a prendere la parola il sindaco Marco Bucci: Sono molto contento della presenza delle autorità militari, che ci hanno concesso l'onore di avere una Frem all'inaugurazione, onore per la città di Genova. L'anno scorso la situazione era molto più difficile eppure il Salone fu un successo, ora l'industria sta andando a gonfie vele e ci aspettiamo conforto e fiducia e speranza non solo a Genova ma a tutta Italia. QUesti segnali del Nautico serviranno per tutta l'Italia. Genova è onorata di avere il Nautico. Genova si prepara ad avere Nautici ancora più belli, investimento di 400 milioni per il waterfront e ogni anno faremo di più e il 2024 ci porterà a una situazione che farà invidia a tutti, il salone più importante forse del mondo. Genova vuole fare tanto per il Salone. Ho una passione sfrenata per la vela, ci saranno manifestazioni come Millevele e Ocean Race. Buon vento al Salone".
L'ammiraglio di squadra Giuseppe Beruti Bergotto, direttore di Maripers nello stato maggiore della Marina, ha ricordato il 160 anniversario della fondazione della Marina Militare unitaria italiana, sottolineando come la presenza della fregata Rizzo "segni l'importanza che la Marina Militare attribuisce al Nautico. Le prospettive di sviluppo del nostro Paese sono fondate sull'economia marittima e il Nautico è il più grande evento del Mediterraneo del settore, un immancabile appuntamento annuale che da sempre riesce a dare una dimensione di confronto. La nautica italiana vale 5 miliardi di fatturato e 24mila addetti".
Quindi è stata la volta di Nicola Carlone, comandante generale Capitaneria di Porto, "Ho lasciato Genova due mesi fa ma qui ho lasciato il cuore. Le Capitanerie sono chiamate ad accompagnare questo percorso di sviluppo economico e l'impegno della guardia costiera è anche quello di proteggere i flussi economici. Vogliamo essere qui con la nave De Grazia come simbolo del nostro impegno".
Paolo Emilio Signorini, presidente dell'autorità portuale, ha spiegato: "Abbiamo affrontato grandi sfide, rappresentate per immagini dalle attività che abbiamo intrapreso sull'area della Fiera. Abbiamo avviato la riqualificazione della Darsena, siamo intervenuti per migliorare l'accessibilità e abbattuto il muro di divisione, per finire con la riqualificazione dell'area mare. Il Porto di Genova è al centro di grandi investimenti, grazie al PNRR avremo fondi relativi soprattutto alla transizione ecologica e alla realizzazione della nuova diga foranea".
Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha sottolineato: "Il successo di quest'anno è figlio del successo dello scorso anno, quando voi del Nautico c'eravate. Nello sport le vittorie agli Europei e alle Olimpiadi sono successi, ma il dibattito pubblico stenta a riconoscere i successi dell'eccellenza industriale italiana, del saper fare bene e bello. La capacità dell'imprenditoria italiana viene sempre sottovalutata. Il marinaio non prende il vento ma impara a navigare: l'imprenditore fa tesoro degli errori ma non si arrende mai e questo purtroppo non sempre viene riconosciuto come un pregio. Da qui partirono i Mille e Massimo D'Azeglio disse: se le navi vanno generalmente meglio degli Stati, è perché in esse ognuno accetta la parte che gli viene assegnata, mentre negli Stati chi meno ne sa più vuole comandare".
Carlotta de Bevilacqua, presidente e amministratore delegato di Artemide. "Le nostre imprese, il nostro pensiero, la nostra cultura di progetto hanno fatto della sostenibilità, da luce a vento a mare, un punto d'orgoglio. La relazione tra Genova e Milano è nota, ma io vorrei anche parlare dell'Europa: questa città ha una dimensione europea non solo come porto, ma come progettualità, a partire dal waterfront di Piano. L'energia del mare ha a che fare con la natura e su queste basi dobbiamo pensare a una vita migliore, abbattendo muri e costruendo ponti. Noi in Italia sappiamo progettare e produrre, l'impresa nautica è italiana e a partire da Genova rilanciamo questo progetto".
Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, ha osservato: "Ringrazio gli espositori che anche quest'anno ci hanno dato fiducia, per il settore della nautica e per la sua filiera il Nautico è un momento fondamentale di confronto con gli interlocutori istituzionali. I grandi saloni, come Mobile e Nautico, sono attrattori di turismo e di flussi economici, il Nautico vale 65 milioni. Immaginiamo il 2023, quando i lavori del waterfront saranno finiti. Le ruspe stanno lavorando anche in questo momento perché nel 2023 vorremo farvi rimanere a bocca aperta. Il Nautico c'era in anni difficili e c'è nel momento della ripartenza del Paese. Nel 2020 gli addetti diretti sono cresciuti del 2,4% che nell'intera filiera fanno 180mila. La previsione per l'anno in corso è del +23,8%, a fine anno questo numero potrebbe anche aumentare, ritoccando il fatturato oltre i 6 miliardi. L'industria c'è, la nautica fa la sua parte, il saper fare italiano funziona. Noi abbiamo i migliori imprenditori, manager, designer, architetti e manodopera specializzata. In sintesi: siamo i migliori, non c'è gara. Mentre noi produciamo reddito, lo Stato perde incassi. Con la nuova riforma del leasing imposta dalla UE, gli armatori stranieri che prima venivano in Italia vanno all'estero. Vorrei dire al ministro Franco che mancano 40 milioni: quanti autobus avremmo comprato con quei 40 milioni?".
Il ministro del Trasporti Enrico Giovannini sostiene: "C'è una sorta di maledizione nel mio incarico, il ministro delle Infrastrutture avvia iniziative ma non le conclude. Ma questo incarico ti fa toccare con mano il Paese e gioire per iniziative riuscite. Domenica a Monza c'è stata la festa dello sport italiano, avevo messo cravatta rossa sperando di premiare un ferrarista ma non è andata. Qui il vincitore è ovviamente italiano: la nostra nautica. Dobbiamo augurare buon vento all'Italia. Non c'è però vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. Per molto tempo non abbiamo dato il segnale di dove voler andare. Ma ora questo Paese ha un'idea di dove vuol essere tra cinque anni: più prospero ma anche più sostenibile e inclusivo. Avere un settore economico che va in questa direzione è significativo. Mi rendo conto dello scetticismo con cui fare i conti tutti i giorni, ma che viene smentito da fatti come il Nautico, che dimostrano che l'Italia ha fatto un salto culturale. Ci sono 4 miliardi nel PNRR per la trasformazione dei porti italiani e per l'interconnessione: 11 aeroporti, 11 porti, 9 centri per lo scambio delle merci legati alle ferrovie. Se ci concentrassimo solo sui grandi porti dimenticheremmo i piccoli porti, le capacità tecniche del Paese e le preferenze stesse dei cittadini. Lavoriamo anche sui piccoli porti e i relativi dragaggi. Lo sviluppo richiede continuità e anche investimento nella ricerca e nella formazione di quella manodopera qualificata che poi fa la differenza".
"Semplificazione - ha aggiunto - è una parola che non si giudica mai, che compare poco. Ma abbiamo trasformato profondamente il modo con cui si fanno le opere. E' importante saperlo altrimenti sembra che uno sia sempre fermo. Nella legge delega sulla riforma degli appalti abbiamo anticipato per esempio di sei mesi il PNRR. L'appello a fare sistema è condivisibile. Voglio però sottolineare che Expo Dubai avrà un padiglione italiano dedicato alla sostenibilità. Siamo avanti ma dobbiamo fare ancora moltissimo perché senza tutela ambiente non c'è sviluppo".
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: "Oggi siamo in un incrocio tra passato presente e futuro. Proprio qui fino a pochi giorni fa c'erano medici che facevano la più grande campagna di vaccinazione di tutti i tempi in questa regione e se siamo qui è anche merito di questa iniziativa. Il presente è dato dagli operatori e da quelle eccellenze di cui la Liguria ospita una buona parte. Abbiamo inaugurato al Palazzo della Borsa una mostra sul tempo in cui i grandi transatlantici ospitavano anche arazzi di Sironi. Non è casuale e spero sia benaugurante che la stessa mano che sta ridisegnando quest'area è la stessa che ha pensato il nuovo ponte sul Polcevera. Questo è un tempo di responsabilità in cui abbiamo bisogno di coraggio e ambizioni. L'alta velocità probabilmente arriverà a Genova in quel 2023/2024 in cui si realizzerà questa nuova area, ma il coraggio e l'ambizione riguardano tutti. Dobbiamo avere il coraggio di pedalare anche se siamo in discesa. La Liguria per chi opera nel mondo della nautica è un porto sicuro: lo scorso anno in piena pandemia abbiamo aperto tre cantieri e organizzato il Salone, ora dobbiamo cogliere il momento per continuare a investire. La Liguria c'è e ci sarà".
"Stiamo vivendo un momento di straordinaria attrattività turistica - aggiunge - con dati che superano quelli pre-Covid. Abbiamo avuto tante case di moda che hanno fatto i loro spot in Liguria, il film Disney/Pixar ha portato le Cinque Terre nel mondo: noi stiamo investendo molto in comunicazione per far conoscere le nostre bellezze. Il turismo, insieme con la nautica, è uno dei fattori di sviluppo della nostra economia".
Renzo Rosso, presidente di OTB e consigliere delegato di Confindustria alla promozione dei marchi italiani nel mondo: "Dobbiamo promuovere le nostre eccellenze anche piccole e sconosciute, che sono i motori dell'eccellenza italiana. Questo Salone dà l'idea di quanta manodopera qualificata e specializzata ci sia alla base di un settore di eccellenza: piccoli artigiani, piccoli produttori che danno lustro a questo Paese. Si tratta di aiutare i piccoli a resistere e se possibile a crescere, sempre in una prospettiva di sostenibilità. Il cambiamento vero delle aziende si fonda su figure specializzate, noi abbiamo un'accademia interna di formazione per esempio e credo che si debba lavorare in questa direzione".
Secondo Stefania Pucciarelli, sottosegretario alla Difesa, “Quello del Salone Nautico di Genova è certamente un importante evento di settore – il principale nel panorama Mediterraneo – che mostra al mondo le eccellenze del Made in Italy e concorre nel promuovere fattivamente una consapevole e diffusa ‘cultura del mare’ di cui l’Italia ha assolutamente bisogno".
Carlo Maria Ferro, presidente Istituto Commercio Estero: "Un numero è la sintesi, ovvero il dato di crescita dell'export italiano: +4,1% dal 2020 al 2021, siamo già oltre i dati pre-Covid. L'Italia è tra i due Paesi del G8 che hanno fatto segnare una crescita e quindi l'imprenditorialità gode di buona salute. La crisi dello scorso anno è stata una crisi di domanda e quando riprende la domanda chi ha le radici più solide si trova meglio. C'è uno scenario competitivo che va cambiando e dobbiamo adeguarci".
cronaca
Aperto il 61° Salone Nautico, primo grande evento della ripartenza post Covid
Intervenuto il ministro Giovannini in rappresentanza del governo, oltre alle autorità locali
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